Quando Santi Mina apre il suo piattone destro e la mette alle spalle di Bravo il Camp Nou si sente svenire. O meglio: vivere... un incubo. Silenzio. Incredulità. Solo l'urlo di gioia di un Valencia avanti 0-2 al 45 minuto. La Barça prende acqua (fuori dalla Champions in settimana) e piano piano, sta affondando. Lentamente, affannosamente. Luis Enrique se ne sta accorgendo ma non sa che fare. Neymar né diverte né segna. Suarez non morde più, nel senso buono. Lucho si aggrappa a... Messi? Ma dov'è Messi? Ah, eccolo! Nel secondo si sveglia e illumina: gol! Numero 500 nella sua carriera, niente male davvero. Ma la Barça non è comunque brillante, la squadra non è più supersonica come qualche mese fa: dopo il clásico, solo delusioni e sconfitte. Il portiere Diego Alves para anche i sassi, Pique si mangia la palla del pareggio proprio all'89 minuto. E così la Barça si schianta, ancora, oggi: vince il Valencia di Andrè Gomes e Dani Parejo. Terza sconfitta consecutiva in Liga per i blaugrana. Una sola vittoria nelle ultime sei. Oggi passa quel Valencia che sembrava perso nel vuoto - tra i disastri di Nuno e Neville - ma che ora riapre la Liga in modo clamoroso, inaspettato. La classifica parla chiaro: Barcellona 76, Atletico 76 (oggi vincente in casa contro il Granada) e Real 75. In caso dovesse finire con una poltrona - in vetta - per due conteranno gli scontri diretti, e Barcellona che avrebbe il vantaggio sulle due di Madrid. Si ma la Barça continua a prendere acqua, e scende, scende. Chi l'avrebbe mai detto? Certo, forse la preparazione per il Mundialito ha influito. Ma ora la Liga è cosa a tre, una corsa mozzafiato e bellissima. Con un finale che comunque vada sarà da film.
Data: 17/04/2016 -