Due gol decisivi contro il Southampton per regalare la Coppa di Lega al Manchester United, Zlatan Ibrahimovic lascia il segno anche in Inghilterra. Capace di fare la differenza, ancora, a 35 anni. E pensare che la sua scelta, quest'estate, avrebbe potuto essere diversa: "All'inizio non avevo deciso di venire al Manchester United - ha dichiarato il fuoriclasse svedese - ma sono stati i miei figli ad insistere. Poi è arrivata la chiamata di Mourinho ed allora sono arrivato. Nella carriera di un calciatore ci sono dei momenti, se non sono venuto prima in Inghilterra evidentemente non era il momento. Sono arrivato quando ho pensato fosse giusto, anche perchè mi ha chiamato Mourinho. Ho un rapporto speciale con lui, fu fondamentale la sua chiamata. Mi disse 'Che numero vuoi?'. Il rinnovo? Questa volta sono io il capo, non i miei figli. La Champions League non è fondamentale, ho accettato il Manchester United senza Champions League e potrò allo stesso modo anche accettare il rinnovo. Qualcuno ha detto che senza Champions non accetterei il prolungamento del contratto, ma non è così. Per ora sono soddisfatto di quello che sto facendo, ci sono altri due mesi per riflettere sul rinnovo. Non voglio essere come altri calciatori, che giocano solo perchè hanno fatto una grande carriera ed hanno un nome. Non voglio solo fare delle partite perchè sono Zlatan Ibrahimovic. Giocherò solo se riuscirò ancora a portare dei risultati".
Poi una battuta finale. Sarebbe un passo indietro se lasciassi il Manchester United: "Per me o per il club?, una risposta alla Zlatan Ibrahimovic.