Nuvole che passano veloci, tempo ‘ballerino’ a più non posso: sole poi nuove e pioggia. Stati d’animo che prima s’intrecciano e poi si specchiano su Mondello, cuore caldo di Palermo. Emozioni su in altalena. “Come le decisioni del presidente, uguale!” tuona con tanto di fulmini Salvatore, tifoso rosanero in pausa pranzo. Eventi che sono scorsi veloci ma lui sembra totalmente al passo: “Perché mandare via Schelotto? Non si poteva dargli il tempo di completare l’iter per il patentino?”. Lui non capisce, le domande - molte senza una risposta logica - sono tante. Ma Zamparini ha già deciso: Schelotto non farà più parte del futuro del Palermo, anche perché “mi manca un anno di esperienza” ha spiegato lo stesso l’allenatore argentino ai microfoni di Sky.
Il pres non poteva permettersi di aspettare. Ecco l’ennesimo ribaltone, colpo di scena made in Zamparini. “Quest’anno sembra una polveriera: decisioni frettolose e senza alcun senso. L’errore è stato cacciare Iachini all’inizio” ripetono in coro Giacomo e Antonella, sposati anche nel nome del Palermo. Iachini, Ballardini, quasi Iachini, ancora Ballardini per una sola partita (Verona) e poi Viviani. Infine Schelotto come dirigente accompagnatore con Bosi prima e Tedesco poi in panchina. Saga infinita. Da domani? Bosi in prima, Tedesco in seconda. E Schelotto in argentina. “Il presidente può fare ciò che vuole per quanto mi riguarda, ha sempre messo i soldi e continua a farlo: può e deve decidere. Ha sempre voluto il bene del Palermo” ammette Federico in esclusiva su gianlucadimarzio.com nel centro città. Voce fuori dal coro? Anche il collega Francesco la pensa così. Non Marco, che sogna “il ritorno di Iachini”. Telenovela Palermo, Zamparini in regia. Presidente vulcanico, impetuoso, ardente. Che non smette di regalare colpi di scena.