Quanti di voi ricordano Michael Bradley, il grintoso mediano di Chievo Verona e Roma? Centrocampista di sostanza, discreta qualità tecnica, il centrocampista statunitense si è messo in luce con la maglia gialloblù nella stagione 2011-2012, per poi trasferirsi a Roma nelle due stagioni successive.
Adesso, Michael ha 31 anni, gioca in squadra con Sebastiano Giovinco e porta al braccio la fascia di capitano del Toronto FC. Ovvero, la squadra che ha subito il cinquecentesimo gol - e che gol - in carriera di Zlatan Ibrahimovic. Una squadra condannata, per forza di cose, ad essere ricordata nel tempo per questo motivo, a vedersi al centro di replay e montaggi dedicati al bomber svedese che con la rete di ieri ha raggiunto un traguardo impossibile per i più.
Il gran gol e il raggiungimento della cifra tonda, però, non sono bastati per tenere a bada Zlatan, che durante e dopo la partita è riuscito ad attirare su di sé l'attenzione dei media, a prescindere dall'eurogol messo a segno. "Michael Bradley si crede un filosofo del calcio, ma non ha capito che ha meno partite giocate lui che gol segnati io. Dovrebbe seguire con attenzione le mie regole, ciò che dico io", ha dichiarato Ibra nel post-partita. Ma cosa è successo prima?
All'82esimo minuto di gioco, Ibra è stato ammonito dall'arbitro per comportamento scorretto, un comportamento che, secondo il capitano del Toronto, non sarebbe neppure cambiato nei minuti successivi, dal momento che dopo appena qualche frazione di gioco lo stesso Zlatan avrebbe cominciato a protestare platealmente contro il direttore di gara. Lo stesso Bradley allora, infastidito dalla condotta di Ibra, ha chiesto l'allontanamento dello svedese dal campo. E a Zlatan tutto ciò non è piaciuto affatto.
Qualche parola non amorevole scambiata sul campo, un battibecco che è proseguito fino al termine del match, vinto 5-3 dalla squadra di Bradley. Michael, a fine partita, non ha ritenuto necessario approfondire con la stampa cosa fosse accaduto tra lui e il gigante svedese. Nessun problema: a soddisfare la curiosità del pubblico ci ha pensato Ibra, lasciandosi ad un paragone paradossalmente verosimile: i gol in carriera, per Ibra, sono 500, le partite di Bradley 516.
La MLS, giorno dopo giorno, sta imparando a conoscere Zlatan. D'altronde, lui l'aveva detto: "Welcome to Zlatan".