Entrare, segnare e risolverla: fatto. Con un golazo: fatto. Il ps lo mettiamo in incipit: "Ho 18 anni". Generazione social. E proprio dal social arriva la battuta del compagno. “Ha già chiamato Marotta...". Alessandro pigia 'risposta' digita 'lo sa Marotta che devo restare qui per finire la scuola?' e clicca invio. Sorrisi formato megapixel, abbracci veri e sinceri, tutto molto bello sì perché “il primo gol non lo scordo più”. E che gol. Davvero indimenticabile per Alessandro Fratangelo. Una gioia per lui e per il Teramo. Sabato scorso, contro l'Ancona, il ragazzino è entrato al 65' e quattordici minuti dopo ha segnato la rete del definitivo 3-2. Una magia che vale mille emozioni. “Non ci credevo nemmeno io" ha raccontato Fratangelo ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. "Ho guardato Sansovini e gli ho detto: 'Ma che ho fatto?'. Poi sono corso sotto la curva a ringraziare i tifosi che ci sono sempre e questa vittoria va anche a loro perché ci sostengono sempre”. Un traguardo sognato, certo; ma è sempre difficile immaginare come e quando arriverà: “Non me l'aspettavo proprio che arrivasse così. Quando sono entrato in campo volevo solo fare il massimo per ripagare la fiducia dell'allenatore”. E' la realtà di un classe '98 che deve farsi spazio in un reparto in cui la concorrenza non manca. Ah, i diciotto anni.
“Si sono congratulati tutti con me”. E di certo anche i suoi compagni di classe, visto che l'età dice ancora che deve dividersi tra campo e banchi di scuola. “Il gol è dedicato alla mia famiglia, ai miei amici e alle persone che mi sono vicino. Mi hanno scritto in tantissimi. Anche i miei compagni di squadra mi hanno fatto i complimenti”. Da tre anni al Teramo, la storia tra Fratangelo e il calcio è iniziata da quando era piccolo, insieme al padre. “Anche lui giocava. Ho incominciato a Termoli, ma era per divertirmi, per sfogarmi. Mia mamma diceva che ero troppo energico... E appena potevo andavo sempre a giocare a calcetto. Poi ho dovuto interrompere un anno per una paresi facciale e non ho potuto giocare per circa un anno”. Un passaggio al Chieti a 13 anni e ora il presente al Teramo: “E quest'anno ho iniziato la preparazione con la squadra. Mi sono dovuto ambientare però i ragazzi mi sostengono sempre”.
E lontano dal campo? Nessun hobby in particolare ma “d'estate faccio sempre un po' di beach tennis e gioco tanto alla Play. E pure al Fantacalcio!”. Il 3-4-3 e un'unica sicurezza: in attacco sempre con Dybala (“Il mio idolo”). Poi in porta ancora bianconero con Buffon, in difesa invece il trio Florenzi-Bonucci-Murillo; a destra Candreva, a sinistra Alex Sandro o Dani Alves, al centro Pjanic e Nainggolan. E in avanti Dybala, Dzeko e uno tra Pavoletti e Belotti. Ed anche il 'Gallo', oltre all'argentino, è in cima alle sue preferenze: “Dalla C è arrivato in Nazionale. Mi ispiro anche a lui”. E dall'ispirazione alle aspirazioni il passo può essere breve: “Aspiro in grande, lavoro e do il massimo. Poi quello che verrà, verrà”. Intanto adesso c'è il Teramo, una vittoria importante per scavalcare l'Ancora nella classifica del Girone B di Lega Pro e all'orizzonte tante partite per confermarsi e aiutare la squadra a risalire. Ma una cosa per Fratangelo è certa: “Adesso non mi devo fermare, devo continuare a dare il massimo. Il primo gol non lo scordo più ma è solo un punto di inizio”.