Una vita nel Liverpool: centotrentacinque presenze in sei anni non sono poche. Dal ‘99 al 2005: quasi una vita fa. Ma Stéphane Henchoz è rimasto nel cuore dei Reds. E nel suo cuore, i Reds ci sono eccome. Era un difensore di quelli belli tosti, lo svizzero che ora, a quarantotto anni, dopo qualche esperienza in panchina, è osservatore per l’Olympique Lione. Se è emozionato per la partita di questa sera contro l’Inter? Un po’. Ma da buon allenatore, vuole provare ad analizzare con occhio critico.
"Liverpool, non sarà facile. L'Inter è tosta"
“Diciamo che il Liverpool ha ottime possibilità per qualificarsi ma non sarà facile” ha raccontato in esclusiva a Gianlucadimarzio.com. “L'Inter gioca a tre dietro, ha ottimi giocatori, soprattutto in attacco. A questo punto della competizione ci sono solo squadre forti. È un sorteggio durissimo… L’Inter è tosta: ero a vedere il derby contro il Milan e soprattutto nel primo tempo sono stati incredibili. Dzeko lo conosciamo, Perisic è un'ala fortissima. Poi hanno Brozovic e Calhanoglu, due grandi giocatori. E non dimentichiamo Dumfries a destra. Inzaghi ha a disposizione giocatori che possono causare problemi al Liverpool".
Ma la squadra di Klopp resta favorita? “Sì”, continua Henchoz. “In Premier League sta facendo una grande stagione. E se parliamo dei grandi giocatori dell'Inter dobbiamo nominare anche i nostri. C’è Salah, per dire. Ma anche Mané, Firmino e Jota. L'Inter è consapevole che sarà durissima contro il Liverpool. Poi abbiamo anche Robertson con il suo piede sinistro mette palloni pericolosi in area e Trent Alexander-Arnold a destra. E Henderson in mezzo, un giocatore che ha un gran potenziale”.
"Zakaria farà vedere grandi cose: ne ha le capacità"
È svizzero Henchoz, un po’ come Zakaria. “Un giocatore svizzero che gioca nella Juventus, che bello! In Germania ha fatto vedere ottime cose in un buon club, ma la Juve è uno step in avanti. E io mi auguro che possa riuscire a imporsi in un grande club come questo, ne ha le capacità tecniche e mentali. Non sarà facile: ci sono aspettative altissime e molte più pressioni. E lui ne dovrà sopportare tante, ogni tre giorni. Ma sono convinto che farà vedere grandi cose".
A cura di Alessandro Schiavone