Il Verona mette nel mirino la prossima stagione sportiva. Il club gialloblù è già all'opera per affrontare al meglio il prossimo di campionato di Serie A, con le prime novità proprio tra le file dirigenziali. Dopo l'addio del direttore tecnico Francesco Marroccu e la conferma del direttore sportivo Sean Sogliano, la società veneta inizia a gettare le prime basi in vista dell'inizio della stagione. In conferenza stampa, il presidente Maurizio Setti ha fatto il punto della situazione.
Setti: "Ultimi dodici mesi al fianco di due uomini veri"
Il presidente del Verona, Maurizio Setti si lascia alle spalle la stagione ormai archiviata: "Siamo finalmente riuniti per sancire questa soffertissima salvezza. É stato un anno complicato in cui ho capito molte cose. Ho passato dodici mesi con due uomini veri, Sogliano e Marroccu. Uno è sempre stato nel mio cuore, con un rapporto 'carnale'. L'altro non lo conoscevo, ma ho avuto modo di farlo e in silenzio ha dato il suo contributo a questo straordinario risultato".
Il presidente: "Il mio sogno è fare qualcosa in più di uno Scudetto"
Maurizio Setti, tra passato e presente, ha proseguito: "Dodici anni fa ero seduto qui con Sean e Martinelli, promettendo determinate cose. I numeri hanno validità assoluta nella vita. Credo che questo sia sempre stato il mio Verona, dicendo di essere predisposto ad ascoltare chi possa avere più disponibilità di me. Anche se questo nel calcio non è tutto. Basti pensare al Chelsea, che spende moltissimo per arrivare tredicesimo in campionato. La sofferenza, nella storia del Verona, c'è sempre stata. Il mio sogno è sempre quello di provare a fare qualcosa in più di uno Scudetto e basta, che resterà irraggiungibile nel calcio di oggi".
Il presidente, però, tiene ben saldi i sogni da raggiungere con il Verona: "Chi mi conosce sa quanto tenga a questo club. Nell'ultima conferenza stampa dissi che mi stavo ammalando per il Verona. Non posso dire che il sentimento nei miei confronti da parte dei tifosi, specialmente della Curva, sia giusto o sbagliato. In questo club se un giocatore è molto bravo è sempre di passaggio. La nostra bravura, invece, deve essere quella di mettere sempre sul piatto un alto calciatore altrettanto valido. Hien e Doig sono calciatori acquistati da Marroccu. É assurdo quando sento dire che preferisco andare in Serie B perché c'è il paracadute. L'onestà che ho io nel trasmettere cosa e come posso farlo è identica a dodici anni fa. Il mio sogno resta quello di realizzare un centro sportivo. Vorrei lasciare quello quando me ne andrò, oltre alla squadra in Serie A".
Setti: "Priorità è vedere il Bentegodi sempre più pieno"
Maurizio Setti analizza la stagione archiviata: "Sono stati fatti degli errori. Questa annata difficile parte da lontano. Dalla paura di sbagliare o da alcune scelte affrettare. Abbiamo interpretato in maniera sbagliata alcune cose. Non c'è nulla di male a sbagliare l'allenatore. Nelle prime sei partite di Bocchetti ho rivisto il mio Verona, ma ho visto anche alcuni errori arbitrali. Con Sogliano e Maroccu, tutti insieme abbiamo portato a casa la salvezza, che ha un sapore più bello ogni giorno che passa". E riguardo la cessione del club: "Io rimarrei qui quaranta anni, sono mosso dalla passione. Non posso competere con certe proprietà. Quando si presenterà un'occasione non avrò problemi a sedermi a un tavolo. L'obiettivo è vendere al meglio e fare una salvezza più tranquilla possibile. La nostra priorità è vedere il Bentegodi che si riempie sempre di più. Vicende legate alla mia azienda? Totalmente distaccate dal Verona".
Setti: "Proverò a dare il massimo, questa città può ambire a qualcosa di più"
Il presidente del Verona, Maurizio Setti, ha concluso parlando di eventuali sondaggi per il club: "Ci sono tanti banditi in giro. Ho voluto mettere un filtro tra me e questa cosa. C'è un istituto che si occupa di questo aspetto. L'ultimo a chiamarci, per dire, è stato Romulo che ci ha riferito dell'interesse di un fondo. Il calcio è fatto di cose concrete. Noi dobbiamo fare un calcio provinciale ed essere pronti a lottare. Quando inizi a imborghesirti in determinate dinamiche, rischi. Nel calcio si buttano dentro tutti, io proverò sempre a dare il massimo e ciò che succederà lo dirà il tempo. Questa città può ambire a qualcosa di più dal punto di vista della crescita".