L'Europeo può essere il momento del riscatto per Eden Hazard, che ai Mondiali di Russia 2018 aveva incantato tutti portando il Belgio al terzo posto. Tre anni dopo, arriva a questa competizione reduce da due stagioni difficili al Real Madrid e da una serie di problemi fisici: "Non sono al top, mi serviranno alcune partite per trovare il ritmo".
Hazard: il futuro e il paragone con Ronaldo
L'impatto con la Spagna è stato difficile, fra problemi fisici e condizione mancante, come dimostrano le appena 30 presenze in campionato in 2 stagioni. Ma Hazard è pronto a riscattarsi: "Con tanti infortuni è stato difficile mentalmente, ma non ho 36 anni e non posso mollare. Ancelotti mi ha mandato un mesaggio, tutti i miei compagni parlano bene di lui. La prossima stagione vogliamo prenderci una rivincita. Già l'Europeo può mettermi in mostra anche agli occhi del Real".
"Sì, sono sicuro di rimanere. Non mi è mai venuto in mente che andarmene fosse meglio per me. Non me ne andrò da Madrid con un fallimento, voglio dimostrare che sono fatto per il Real Madrid. Sono stati due anni difficili, con la pandemia sono stato a Madrid senza sentirmi realmente a Madrid. Io ero venuto qui per giocare nel Bernabéu pieno", ha continuato in riferimento al suo futuro.
Il ruolo e le aspettative hanno alimentato il paragone con Cristiano Ronaldo, che ha lasciato i Blancos nel 2018: "Non sono Cristiano Ronaldo, non segno 60 o 70 gol in un anno. Siamo due giocatori diversi e non sono arrivato a Madrid con l'idea di essere il nuovo Ronaldo. Devo solo essere Eden Hazard".
Hazard: "Sbagliai con quelle risate, ma ci tenevo"
L'ex attaccante del Chelsea torna poi sulla questione che si è sollevata dopo l'eliminazione del Real Madrid dalla Champions League proprio contro i Blues, quando le risate scambiate dal belga con gli ex compagni scatenarono la rabbia dei tifosi: "Ho sbagliato, Mendy e Zouma non mi stavano nemmeno dicendo qualcosa di divertente. Dentro di me ero molto deluso, anche se la gente pensa che non ho perso il sonno per quella eliminazione. Se c'era una partita che volevo vincere, era proprio quella a Stanford Bridge contro la mia ex squadra".
Il peso del ranking e la fiducia nel suo Belgio
Conclusa la stagione con il club, Hazard vuole riscattarsi con il Belgio all'Europeo, una squadra piena di stelle: "Il ranking parla chiaro, no?. De Bruyne è il migliore nei passaggi, Lukaku nel segnare gol e Cortouis con le mani. Ognuno di noi ha le proprie specialità, io ho un mix di diverse caratteristiche. Per gli infortuni dovrò avere un po' di pazienza, ma fortunatamente non sono l'unico a poter decidere una partita".