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Data: 24/04/2018 -

Gyasi, un ghanese in Südtirol: “Dalle battute con Immobile a quell’orecchino. Ora viaggio, ballo e sogno la Serie B”

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Work hard in silence”. Lo stato di WhatsApp di Emmanuel è chiaro e definito. Parola d’ordine umiltà: “Valori che mi ha insegnato Moreno Longo, una guida davvero speciale, è stato in grado di tirare fuori il meglio di me. Un allenatore severo e allo stesso tempo eccezionale. Umano. Gli devo tantissimo”. Attimi granata in quella che fu una Primavera piena di giovani promesse: “Giocare con Aramu e Barreca mi ha permesso di confrontarmi con giovani fenomeni”. Adesso faccio tesoro delle mie esperienze e vivo il presente: “Il gol e la vittoria di domenica contro una squadra importante come la Feralpisalò hanno rappresentato davvero una svolta preziosa per il nostro cammino. Ora siamo pronti a giocarci i playoff, tra entusiasmo e una passione infinita”.

Un capolavoro di bellezza tra territorio e sport. Un microcosmo meraviglioso, una terra di cultura e tradizioni che riempie di magia questa grande stagione targata Südtirol. ‘Miteinander erfolgreich’, insieme per crescere. Molto più di un semplice motto societario, “perché si tratta di realtà. Essenza. Qui sto davvero completando la mia crescita. L’allenatore mi chiede di essere più cattivo sotto porta e io sto facendo di tutto per accontentarlo. Prima della partita con la Reggiana in spogliatoio mi ha caricato dicendomi: ‘Se segni ti regalo un orecchino nuovo’. Detto e fatto, ma lo sto ancora aspettando”. Gyasi parla col sorriso. Divertendosi. Fiero di una vita circondata da amore e voglia di stupire: “Dopo ogni partita mi confronto con mamma e papà. Analizziamo le prestazioni insieme, loro mi guardano sempre dalla tv. Quando torno a casa con mio padre ci divoriamo tutte le partite, dalla Serie A alla C, mia madre invece pensa solo a me. Dopo la sconfitta col Santarcangelo mi ha chiamato e mi ha chiesto in modo sarcastico se fossi stato presente in campo, anche lei ci tiene molto ai miei risultati”. Tra calcio e musica: “Ascolto le canzoni ghanesi, poi faccio il deejay in spogliatoio, ma i miei compagni spesso mi prendono in giro per i miei gusti musicali (ride). Ho la cittadinanza italiana ma il Ghana è la mia terra, il mio sogno è giocarci in Nazionale”.



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