II campionato ucraino è ripartito. Nonostante il Paese sia ancora coinvolto nel conflitto contro l'invasione russa, la federazione calcistica ha deciso di dare inizio al campionato, ovviamente, con tutte le dovute limitazioni e con un piano di fuga definito. Il primo riscontro della difficoltà di questa difficile ripartenza è stato visibile nella partita Rukh Lviv-Metalist Kharkiv, durata 4 ore e 27 minuti. Giocata a Lvivi, nell’est dell’Ucraina, la partita è iniziata alle 15 ora locale di ieri, 24 agosto 2022, per terminare alle 19:27, dopo tre pause, necessarie quanto indispensabili al suono delle sirene. Pause durante le quali le squadre, oltre agli altri addetti ai lavori, sono stati costretti a rifugiarsi negli appositi bunker dello stadio.
Il calcio per tenere alto il morale degli ucraini
Per la cronaca il Metalist ha vinto 2-1, ma ovviamente il calcio giocato va in secondo piano. Da brividi, tristemente destinati a passare alla storia, gli scatti fotografici che immortalano i giocatori nei rifugi antiaerei: lì hanno trascorso un totale di 145 minuti per mettersi al riparo da una possibile minaccia di bombardamenti, poi non avvenuta.
I calciatori fanno la propria parte per cercare di tenere alto il morale degli ucraini e dell’Ucraina, stravolta dalla guerra ormai da mesi. Rukh Lviv-Metalist Kharkiv, a porte chiuse per motivi di sicurezza, è una delle 4 partite giocate ieri, l’unica in cui si sono rese necessarie delle pause forzate. Il calcio per dare una parvenza di normalità alla quotidianità, spesso a costo di scendere in campo lontano dalle città di appartenenza, spostandosi nelle più sicure regioni occidentali o centrali. Lo scorso aprile la stagione 2021/2022 della Premier League ucraina fu interrotta in anticipo in seguito all'invasione della Russia, iniziata il 24 febbraio.