Una situazione paradossale: un campionato che potrebbe essere deciso da… un rotolo di carta igienica! No, non è uno scherzo. Magari lo fosse… È invece quanto accaduto nel campionato greco domenica scorsa in occasione della sfida tra due big, il PAOK – capolista a quota 52 – e l’Olympiakos – terzo a 46 -. Infatti, successivamente all’esposizione delle coreografie e prima del fischio d’inizio, l’allenatore della squadra del Pireo, Oscar Garcia, è stato colpito da un rotolo di carta igienica piovuto dagli spalti dello Stadio Toumba. Partita sospesa in attesa del verdetto del Giudice Sportivo. Con grande rammarico dei padroni di casa che avrebbero potuto allungare in vista di un titolo che manca dal 1985. “È una situazione incredibile anche se ancora non c’è nulla di ufficiale e bisognerà attendere il verdetto del Giudice Sportivo ma è stato qualcosa di imbarazzante”, ha tuonato Cristiano Bacci, vice allenatore del Paok, e uno dei tre italiani insieme a Diego Longo e Matteo Spatafora protagonisti nello staff di Razvan Lucescu. L’allenatore figlio del più celebre Mircea, arrivato al PAOK in estate alla vigilia dei preliminari di Europa League, col suo calcio propositivo è riuscito finora ad ottenere grandi risultati valorizzando numerosi giovani.
Tutto procedeva alla grande, proprio fino allo scontro diretto: “Il loro allenatore è stato colpito da un rotolo di carta igienica che in realtà era più simile ad uno di quei rotoli di carta per calcolatrici aziendali – continua Bacci in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com -. Ne sono stati tirati a migliaia in campo, di certo non è stato un bel gesto, anzi, ma da lì a non far addirittura disputare un match così importante… Non solo, il loro allenatore non ha voluto farsi visitare subito dal medico di campo ma l’ha fatto dopo i tempi prestabiliti. Siamo stati un’ora negli spogliatoi in attesa di capire cosa sarebbe successo. Diceva di essere stato colpito ad un occhio quando in realtà aveva un’escoriazione al labbro superiore. Il medico aveva decretato poi il via libera ma lui non ha voluto giocare ugualmente. Successivamente si è recato in un ospedale privato e non civile dove gli è stata fatta una prognosi”. Per di più “non era nemmeno stato inserito nella distinta della partita: se andate a leggerla, il loro allenatore era assente! Quindi è come se fosse stato un estraneo. È tutto davvero paradossale”.
Secondo Bacci dietro questo rifiuto c’è ben altra motivazione: “Loro negli ultimi 30 anni sono stati assoluti protagonisti nel calcio greco ma quest’anno noi siamo più forti. Abbiamo vinto 16 partite di fila! Avevano subito pressioni incredibili dai loro tifosi in caso di sconfitta qui a casa nostra e si sa che in Grecia i tifosi non scherzano. Chiaramente hanno preferito non giocarla. Avevano paura di uscire sconfitti così hanno cavalcato l’onda. Visti gli eventi accaduti in passato in Grecia ci sono restrizioni molto forti riguardanti il comportamento dei tifosi, ma un campionato non può essere deciso così e in passato ci sono stati episodi molto più gravi! Vi rendete conto? Un campionato che potrebbe essere deciso da un rotolo di carta igienica: è assurdo!”.
Ed ecco cosa potrebbe decretare il Giudice Sportivo: “Potrebbero darci la partita persa o punti di penalizzazione, come potrebbero dare la partita persa a loro per essersi rifiutati di scendere in campo. Penso che puniranno l’una o l’altra squadra e non di certo entrambe ma staremo a vedere. La cosa più logica sarebbe far rigiocare la partita. Nel frattempo quasi sicuramente scatterà l’immediato ‘porte chiuse’ per il nostro stadio. In Grecia è una punizione davvero pesante perché il fattore campo è importantissimo visto che in questi match i tifosi ospiti non possono seguire la squadra. Noi all’andata giocammo con le nostre dirette concorrenti, AEK e appunto Olympiakos, in casa loro senza i nostri tifosi e se scattasse davvero il ‘porte chiuse’ potremmo giocare tra due domenica in casa con l’AEK con lo stadio completamente vuoto e anche contro l’Olympiakos nel caso in cui dovessimo rigiocarla: sarebbe un campionato falsato”.
Il PAOK dal canto suo però non demorde nonostante la frustrazione: “La nostra squadra era convintissima dei propri mezzi e di poter sconfiggere l’Olympiakos: voleva dimostrarlo sul campo. I ragazzi sono frustrati per quanto accaduto. Però hanno dato un grande segnale ieri vincendo la semifinale di Coppa contro il Panionios e ora vedremo cosa verrà deciso riguardo al match contro l’Olympiakos. Di certo è una situazione paradossale”.