L'ultimo gol preso da Buffon in un Mondiale fu proprio il suo, quello che piegò l'Italia nel Mondiale del 2014. Diego Godin non se lo sarebbe mai aspettato, sorpreso anche lui dalla mancata qualificazione dell'Italia a Russia 2018. A quattro anni di distanza, il giocatore dell'Uruguay torna su quella partita, rivivendo speciali sensazioni: "Fu una gara speciale, un gol decisivo che ci permise di andare agli ottavi. Poi l’episodio Chiellini-Suarez si prese tutta l'attenzione, deconcentrandoci e spingendoci verso l'eliminazione. Oggi Luis ha guadagnato una grande maturità. Luis per noi è un leader, la massima stella con Cavani: se stanno bene e riusciamo a essere solidali in difesa faremo un gran Mondiale" le parole di Godin alla Gazzetta dello Sport.
Venerdì la prima partita contro l'Egitto, Godin ha già gli occhi puntati su Salah: "Viene da una stagione spettacolare, lo paragono a Griezmann: quando arrivò all’Atletico aveva grandi qualità ma con noi ha iniziato a competere ancora meglio, a essere più regolare e decisivo sempre. Com’è successo a Salah col Liverpool, rispetto a Chelsea e Roma. Vecino? Mi sembra fondamentale in questa Inter: oggi guardo a Inter e Milan e penso che manchino loro degli idoli, gente che possa identificare il club, renderlo riconoscibile. Matias in questo senso ha un ottimo profilo, umano e tecnico. Per quanto riguarda Bentancur, devo dire che è giovane ma ha già la maturità di un grande calciatore. Per me fa la differenza, crescerà tantissimo e ha ancora tanto da dare alla Juve. È uno da squadra grande".
In Russia non ci sarà l'Italia, Godin indica cosa manca alla squadra azzurra per tornare grande: "Avete sempre avuto attaccanti decisivi e oggi, senza voler mancare di rispetto a nessuno, non è la stessa cosa. Non c’è un Baggio, un Inzaghi, un Vieri, un Del Piero, un Totti. Ci sono i difensori forti, ma mancano quei giocatori che fanno la differenza con i propri gol".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...
