Lo ha allenato Mark Van Bommel e lo manda Mino Raiola. Gianluca Scamacca è tornato in Italia al Sassuolo dopo aver lasciato le giovanili della Roma per trasferirsi al Psv. A gennaio si è trasferito in prestito alla Cremonese con cui ha già esordito. Lui è l’italiano che conosce meglio di tutti il neojuventino Leandro Fernandes avendo condiviso con l’olandese lo spogliatoio tra il 2015 e il 2017 proprio nel Psv: “Ultimamente ci siamo sentiti, mi ha chiamato 2-3 giorni fa, dopo la chiusura del trasferimento alla Juventus. Era molto felice, mi ha chiesto un po’ di informazioni sull’Italia. Al Psv avevamo un bellissimo rapporto. E’ un ragazzo solare: lui mi ha insegnato un po’ di portoghese e io qualche parola di italiano e di romano... (risata). Un esempio? Leo ha imparato bene a dire “daje...”. Eravamo vicini di posto nello spogliatoio e siamo rimasti in contatto anche quando io sono rientrato in Italia col Sassuolo. Presto lo andrò a trovare a Torino, ne abbiamo già parlato” – racconta ai microfoni di Tuttosport.
In Olanda descrivono Fernandes come un giovane Makelele: “Ci sta. A me ricorda un po’ anche Kanté del Chelsea. Leandro Fernandes è un centrocampista molto tecnico, fisico ed intelligente. E grazie a Van Bommel, che era l’allenatore dei centrocampisti, è cresciuto molto. In Italia dovrà adattarsi alla tattica perché il calcio olandese è più libero: c’è maggiore intensità, ma è tutto un duello, un uno contro uno. Leo è sveglio, capirà in fretta il nuovo mondo. Ha grandi qualità, al Psv era considerato uno dei migliori talenti del vivaio: col tempo verrà fuori, sicuro”.
Infine sulla sua scelta di lasciare l’Italia giovanissimo: “Rifarei tutto. E’ stata una bella esperienza: ho conosciuto un modo di vivere e un tipo di calcio differente dal nostro”.
Potrete trovare l’intervista completa sull’edizione odierna di Tuttosport