Benzema, Martial e Lacazette come miti da seguire. E, perché no, anche da superare. Willem Geubbels è un’ala sinistra: bravo nell’uno contro uno, veloce, forte fisicamente, dotato di buona tecnica. Prima ancora che un calciatore, però, Willem è un ragazzino di 16 anni. Da sette stagioni gioca nelle giovanili dell’OL, squadra specializzata nella produzione di campioni - tra i tanti, spiccano gli attaccanti di Real, United e Arsenal sopra citati -, avversario dell’Atalanta nei gironi di Europa League. E proprio in casa della Dea, ieri sera, Geubbels è entrato (di nuovo) nella storia: al minuto 46 del primo tempo, con i suoi sotto per 1-0, Willem ha preso il posto dell’infortunato Cornet: esordio in Europa League, restando più di tre quarti d’ora in campo. Niente “remuntada” del Lione, certo, ma il promettente esterno si è ritagliato il titolo di “più giovane esordiente in una competizione europea degli ultimi 10 anni”. Una bella soddisfazione, ma non la prima: lo scorso 23 settembre, Guebbels è diventato il primo giocatore nato nel nuovo millennio a debuttare in Ligue 1, a soli 16 anni, 1 mese e 17 giorni. Certo, magari, l’Italia di Kean e Pellegri sembra un passo avanti, però i numeri collezionati fin qui dal sedicenne parlano per lui: con le nazionali giovanili francesi ha già messo a segno dodici reti in ventuno gare giocate tra Under 16 e Under 18, lui che 16 anni li ha compiuti giusto qualche mese fa. Ma che, quando gioca con i "grandi”, è perfettamente a suo agio. In effetti, sembra tutto così naturale, considerati i 185 centimetri d’altezza e le capacità atletiche sopra la norma. Predestinato? E’ ancora presto per dirlo. Di certo, quando si parla di giovani, del Lione ci si può fidare.
Data: 08/12/2017 -