Le strade di Pandev e Gasperini stasera si rincroceranno, per l’ennesima volta. E pensare che proprio Gasp volle il macedone ai tempi nel suo Genoa: “Mi telefonò tre anni fa, quando ero in Turchia – ha raccontato Pandev nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport –, mi voleva a gennaio ma tutto sfumò per il mio status da extracomunitario. Si concretizzò però l’estate seguente: nonostante avessi altre offerte, avevo preso un impegno e volli mantenerlo”.
Sperando di sfatare il tabù Ferraris: 7 partite, 0 vittore, 2 pareggi e 5 sconfitte. “È Incredibile perchè Marassi è sempre stato la forza del Genoa. Ogni volta che venivo da avversario le difficoltà erano enormi. Ora deve tornare a essere il nostro punto di forza, con la curva che ci dà la carica. Dobbiamo dare tutto perché succeda”.
Tornando a Gasp, fu proprio Pandev a riportarlo a Genova nel 2013, se così si può “È vero. Con il Napoli feci una doppietta che costò il posto a Liverani. Con lui avevo condiviso 5 anni alla Lazio da giovane, mentre lui era molto più esperto e mi riprendeva spesso, mi urlava. Dopo quella partita gli ho detto: hai visto? Ti ho fatto cacciare. Naturalmente scherzavo, Fabio è un amico e mi dispiacque molto”.
Pandev è uno che al Genoa segna “pochi gol ma importanti. L’esperienza mi aiuta a farmi trovare pronto nei momenti decisivi. Proprio grazie ai giocatori esperti stiamo superando la crisi. Ora è arrivato anche Giuseppe Rossi, può darci molto. Lo aspettiamo a braccia aperte e presto. È fortissimo”.
Poi, sulla lotta scudetto: Inter, Lazio e Napoli lottano per lo scudetto. Pandev per chi tifa? “L’Inter ha un vantaggio: non deve giocare nelle coppe. La Lazio è una sorpresa solo per chi non conosce Inzaghi. Il Napoli ha preso qualche schiaffo ma gioca il calcio migliore. So come a Napoli vivono l’attesa dello scudetto e forse proprio per questo lo meriterebbero più di tutti”. L’intervista integrale su La Gazzetta dello Sport.
