Una salvezza in cassaforte grazie a un un cammino impensabile a inizio novembre, un campionato da chiudere al meglio per poi iniziare a programmare il futuro: eccola la vigilia di campionato di casa Genoa, con i ragazzi di Ballardini impegnati domani pomeriggio al Ferraris con la Fiorentina di Pioli. Novanta minuti che Davide Ballardini, fresco di rinnovo col Grifone, dalla sala stampa del Signorini ha introdotto così, partendo proprio dal contratto firmato per un’altra stagione in rossoblù.
“Siamo tutti molto contenti, detto questo vogliamo un Genoa più forte, con più qualità, un Genoa più competitivo: un Genoa che sappia presentarsi ancora meglio, fare ancora meglio di quanto fatto quest’anno. La felicità è tanta, ma penso sia molto più importante dare soddisfazione ai tifosi. Se mi aspettavo la riconferma? Non ci ho mai pensato, eravamo presi dall’obiettivo da raggiungere. Una conferma arrivata unendo le volontà di tifosi, società e giocatori? Fondamentale come detto è avere un Genoa più forte, con più qualità e che dia sensazioni forti alla gente che vuole bene a questo club. Visto che il club è importante e l'amore è tanto, bisogna che noi ci miglioriamo tutti".
Dal rinnovo di contratto alla partita di domani. “Se temo Simeone? Temo la Fiorentina, che è in grande condizione e ha una rosa per raggiungere l’Europa League: hanno motivazioni altissime perché possono raggiungere un obiettivo che un po’ di tempo fa non era così vicino, e poi... Davide astori. Che è lì con loro, ci sono tante motivazioni in ballo”. Una di queste in casa Genoa è firmata Giuseppe Rossi, per il quale la partita di domani non sarà mai come tutte le altre. “Se potrebbe giocare dal primo minuto? Si, anche se il Genoa ha 30 giocatori e mi chiedete solo di uno. Un giocatore da solo fa poco, io però rispondo alla domanda: sta meglio, credo che sia a buon punto e domani avremo la possibilità di valutare il suo percorso di crescita fisica. Però credo che il discorso su Rossi vada fatto per la prossima stagione: se lui ha la possibilità di fare la preparazione, di allenarsi, di giocare e di essere un atleta. Questi sono stati mesi propedeutici a vedere Giuseppe in attesa del prossimo anno".
Che dovrà vedere la conferma o meno di tanti giocatori della rosa del Grifone. “Il fatto che ci sia ancora io in panchina potrà influire sui giocatori nelle ultime tre partite? No, nulla. Questi ragazzi, dal primo al trentesimo, sono stati straordinari: lo abbiamo detto tante volte, lo ripetiamo oggi perchè nessuno si è mai tirato indietro. Questa è stata la forza che ha portato il Genoa ad ottenere un risultato che era insperato ad inizio avventura. Come si motiva una squadra già salva? A Bergamo nel primo tempo ci hanno sovrastato perchè avevano più voglia di noi, mentre nella ripresa potevamo rimettere in dubbio la partita: non è facile ma bisogna essere bravi, perchè noi siamo riusciti proprio grazie alle motivazioni, alla serietà, alla fatica e alla sofferenza, a fare cose straordinarie. Dovremo essere ancora più bravi. Hai fatto tanto, ma è giusto che tu faccia bene fino alla fine. Con la linea a tre o a quattro in difesa? La linea a quattro è da escludere, è una squadra nata in un modo e non va stressata: poi che si giochi con due o tre centrocampisti o due o tre attaccanti è un altro discorso. Ci sono però delle caratteristiche che vanno rispettate”. Capitolo infermeria. “Izzo, Pereira, Laxalt, Migliore e Rigoni (infiammazione al ginocchio, ha fatto un’infiltrazione) domani non ci saranno. Chi per sostituire Laxalt? A sinistra non abbiamo tante alternative, sia Lazovic che Rosi possono giocare da quella parte, vedremo”.