Il Genoa si prepara alla nuova stagione. Il club rossoblù riparte da Aurelio Andreazzoli in panchina. L'allenatore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport durante 'Calciomercato - L'Originale': "Con Spalletti ci siamo ritrovati in un momento doloroso perché era il funerale del fratello, non c'è stato modo di parlare dopo la partita. Stasera, a cena, ci siamo appena salutati perché come al solito lui arriva per ultimo. Non ci siamo detti ancora nulla".
L'allenatore del Genoa si è poi soffermato su Pinamonti, pronto a diventare un nuovo giocatore del club rossoblù: "Non c'è solo lui. Ci sono Kouamè, Favilli e Pandev. E anche qualcun'altro in entrata. So che il presidente farà una squadra il più competitiva possibile. Siamo convinti che Pinamonti sarà un valore aggiunto, altrimenti non sarebbe stato preso in considerazione. Sono giocatori giovani, quindi bisogna avere pazienza. Ma speriamo che si impongano subito. Siamo confortati dalla voglia di mettere del nostro per costruire questi ragazzi e la società vuole sostenerli".
Andreazzoli ha iniziato la sua breve carriera da giocatore nelle giovanili del Genoa: "Chi ha sentimento per qualsiasi attività non può prescindere dall'appartenenza. Io la sento, ho vissuto un anno a Villa Rostan e avevo 18 anni. Vedevo la squadra della Serie C ed erano campioni assoluti. Andavo a Marassi per le partite e quel pubblico mi è rimasto dentro. Non avrei mai pensato di ritornare in queste vesti in quella villa. Fortunatamente il presidente ha deciso di rendere realtà questo sogno".