Un avvio di stagione abbastanza positivo, terzo posto in classifica e una sosta utile per preparare al meglio il derby contro l’Inter in programma domenica prossima a San Siro. E’ senza dubbio un ottimo momento per il Milan, reduce dalla vittoria di Palermo e già concentrato sull’appuntamento con i nerazzurri. Del match contro gli uomini di Pioli, ma non solo, ha parlato Adriano Galliani ospite a 'Milan Talk', programma in onda su Milan TV.
“Innanzitutto dico che mi si accappona la pelle a pensare a questi 30 anni di trionfi, un’emozione pazzesca per me che li ho vissuto in prima persona”. Shevchenko interviene in diretta telefonica, Galliani non trattiene l’emozione: “Andriy è l’attaccante più forte che il Milan abbia avuto nell’era moderna. Ricordo ancora quando lo vidi per la prima volta nella Primavera della Dinamo Kyev. Restare dopo il closing? Sembrerebbe proprio di no, credo che queste siano le mie ultime tre settimane di Milan. Da 30 anni a questa parte ricopro il ruolo di amministratore delegato e non accetterei un altro incarico che non sia quello. Per questo motivo sono pronto a dire addio ai colori rossoneri. Quello che abbiamo fatto insieme rimane, passeremo dalla cronaca alla storia e forse sarà meglio la storia della cronaca".
Sempre con Shevchenko in linea telefonica, Galliani non si esime dal raccontare un curioso aneddoto: "Durante la cena di gala per la vittoria della Champions del 2003, chiesi ad uno psichiatra se fosse grave il fatto che avessi ancora paura di veder sbagliare quel rigore a Shevchenko. Lui mi rispose 'non è grave, è irrecuperabile'. Giuro che per un po' di giorni ho avvertito quella paura". L'avventura al Milan sta per concludersi, Galliani ripercorre questi 30 anni: "Abbiamo raggiunto risultati straordinari con numerose vittorie e altrettanti trofei, di cui uno potrebbe arrivare a breve visto che c'è una Supercoppa da giocare a Doha. Se si concluderà tutto come dovrebbe concludersi, quest'avventura è tanto tanto tanto".