Botta...e risposta, in toni più che moderati. Nel concitato finale di Inter-Empoli, match che ha determinato la qualificazione nerazzurra in Champions League e l'amara retrocessione in B della squadra del presidente Corsi, l'episodio del pallone gettato in campo dalla panchina interista durante un'azione azzurra ha fatto più che discutere nell'immediato post partita, con tutta l'amarezza di Aurelio Andreazzoli nel denunciare un gesto inatteso e non gradito.
"Mi dicono che l’abbia fatto Gagliardini, un nazionale. Se questo è l’atteggiamento che deve avere una squadra che si può definire sportiva, ok: ma io non lo accetto" le parole dell'allenatore empolese in conferenza stampa, alle quali il centrocampista nerazzurro ha replicato oggi attraverso le proprie Instagram stories. Una risposta volta a smentire le voci sulla presunta colpevolezza dell'ex Atalanta, che ha voluto complimentarsi con gli avversari per la grande prova nella gara di ieri:
"Mi dispiace aver sentito e letto le parole di mister Andreazzoli, al quale faccio i complimenti e un grosso in bocca al lupo per il futuro - scrive Gagliardini - ma l'accusa che mi è stata rivolta è falsa. Non mi sarei mai permesso, né come calciatore né come uomo. Nel rispetto dell'Inter, dell'Empoli e di una partita di calcio".
Un episodio evitabile e condannabile, dunque, dal quale anche Gagliardini stesso ha voluto totalmente dissociarsi, professando la propria innocentezza. Piccola macchia nel finale di una gara bella e intensa, chiusa tra gioia, lacrime e qualche polemica.