Dieci presenze con la maglia dell'Inter e solo un gol segnato, in un match al Dall'Ara contro il Bologna. Un'esperienza difficile e complicata, che ha spinto Gabigol a tornare in Brasile per giocare con la maglia del Santos, rivitalizzandosi in questo primo inizio di stagione: "Sono ancora giovane e ho tanti obiettivi, uno di questi è vincere con la maglia dell'Inter" le parole dell'attaccante ai microfoni della Gazzetta dello Sport. "Su di me c’erano tante aspettative, ho dato tutto ma non è bastato. In Brasile va tutto alla grande, sono felicissimo. Gioco nel club che mi ha cresciuto e che ho voluto nuovamente. Il 31 dicembre terminerà il prestito, a quel punto vedremo. Il mio contratto con l’Inter è valido fino al 2021".
Dieci reti in ventidue presente, Gabigol è rinato con il Santos: "La squadra viene prima di tutto, anche se l'attaccante vive per segnare. Adesso non voglio fermarmi, aver fatto il capitano è stata la realizzazione di un sogno. Voglio aiutare il club a crescere, poi spero che le cose avvengano naturalmente. Ho già giocato in nazionale, non solo all’Olimpiade. Punto stabilmente alla Seleçao. Cosa non ha funzionato in Italia? Molti si aspettavano tanto, ho fatto il massimo per adattarmi all’Italia, ma le cose non sono andate bene. Detto ciò, non mollo di un centimetro e penso al futuro. La stagione deludente di Milano sarà utile per la mia crescita, ma non parlerei mai male dell'Inter. Non ho avuto dubbi ad accettare la loro proposta, non dimenticherò mai l'affetto del pubblico. Li seguo sempre in tv".
Gabigol infine si concentra sul futuro: "Il mio contratto è fino al 2021 con l'Inter, sono tranquillo e adesso penso al Santos. Il mio cartellino è del club nerazzurro, io voglio vincere con l’Inter. Rimanere in Italia? No, ho preferito il Santos perché ero sicuro che sarebbe stata la scelta ideale, solo così sarei tornato ai miei livelli".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...