#CryChe. Sì, c’è chi l’ha detto che mai hashtag
fu più azzeccato. Dove ‘Cry’, certamente, sta per Crystal Palace ma visto l’epilogo
a Selhurst Park quel ‘Cry’ davvero può essere preludio di qualche lacrima. Di dispiacere per i tifosi del Chelsea. Di gioia
per il Palace che oggi ha conquistato la prima vittoria in questo campionato,
ha segnato i primi gol della stagione, ha collezionato i primi punti. Davvero,
from zero to hero. Da 0 punti in classifica a 3; e il passo è piuttosto breve,
giusto 90 minuti. Eroici però, perché l’avversario era il Chelsea di Antonio
Conte.
E' finita 2-1. Un autogol di Azpilicueta (propiziato da Cabaye) e poi la rete di Zaha, l’ivoriano che dopo 767 minuti di digiuno in campionato ha saziato la fame di gol del Palace. “Sono molto molto stanco ma era così importante vincere… Siamo troppo soddisfatti di questa vittoria”. Tutta la squadra e Hodgson. A joy for Roy, che sorride per la prima volta in stagione e riaccoglie a braccia aperte il suo attaccante, stanco ma sempre pronto a trovare la via del gol nonostante l’infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare tutto l’inizio di stagione. Out da agosto, 63 giorni ai box, 10 gare viste dalla tribuna e oggi il ritorno. Decisivo. Tanto anche da rendere inutile il primo gol in Premier League di Bakayoko che, visto com’è andata, forse ci penserà su due volte prima di tingersi i capelli di Blue perché, primo centro a parte, c’è davvero poco da festeggiare.
Il Chelsea, con Conte in panchina, ha perso due gare di seguito in campionato anche l’anno scorso, a settembre. Certo però adesso il divario dalla coppia di Manchester è piuttosto ampio: -7 dallo United secondo, -9 dal City primo. “Non è stata una prestazione all’altezza. Purtroppo è andata così” la fotografia, un po’ sbiadita, di Cahill a fine gara. “E’ stata dura giocare senza Morata e Kante oggi. Inoltre abbiamo perso anche Moses per infortunio nel primo tempo. Il gol concesso ha dato sempre più fiducia al Palace, ma siamo noi ad aver iniziato sottotono. Dobbiamo avere più personalità”. Conte, invece, a fine partita tira le somme e fa la conta degli assenti. Campionato a parte, infatti, mercoledì per il suo Chelsea torna anche la Champions League. La Roma sarà ospite a Stamford Bridge ma i Blues dovranno ancora fare a meno del metronomo Kante ed anche di Moses.
“In questa stagione dovremo dare il 150 per cento perché sarà complicato. E’ un momento difficile ma l’importante è trovare soluzioni, non scuse. Non mi piace perdere, oggi la mia anima è triste. Adesso dobbiamo capovolgere questa situazione negativa e farla diventare positiva”. Parola di Conte, chiamato a diradare quelle nuvole che oscurano il suo cielo Blue.