Al 59' della sfida contro l'Albania, la storia calcistica del Liechtenstein si è rinnovata. Un'altra pagina, appena cominciata e ancora tutta da scrivere. Però, con quel cognome lì... Il 18enne che entra ad inizio secondo tempo ha un cognome bello importante: idolo nazionale, famoso pure in Italia. Nome? Yanik... Frick. Dice niente? Già, Frick come quel Mario che in Liechtenstein è praticamente un'istituzione. Poco meno di un anno fa, Mario Frick diceva addio alla Nazionale. Aveva 41 anni, la gara contro l'Austria del 12 ottobre 2015 fu l'ultima con la 10 sulle spalle e la fascia da capitano al braccio. 360 giorni dopo, è iniziata un'altra storia: mezz'ora ed un cartellino giallo, cronaca minima dell'esordio in Nazionale di Yanik Frick. Classe '98, punta centrale come papà (che a fine carriera ha fatto pure il difensore). Gioca nel SCR Altach II, terza seria austriaca: non proprio Liga, Serie A o Premier, è vero, ma i due gol in otto partite sono bastati per ottenere la prima storica convocazione in una Nazionale non certo impossibile da raggiungere come quella del Liechtenstein. Yanik i primi calci li dette a Siena, quando papà Mario giocava in Serie A e lui era pronto a seguirlo ovunque. In giro per l'Europa insieme al Frick più famoso, poi l'inizio di una carriera tutto suo. Mario lo guarda orgoglioso, lui a 18 anni riscrive la storia. Non la cancella, ma inizia un nuovo capitolo. Frick jr, comincia l'avventura. Sulle orme di un papà da leggenda, chissà che magari anche per lui, un giorno, canteranno che... "la vie c'est fantastique".
Data: 07/10/2016 -