Dopo Valverde, anche Deschamps. Tempi complicati per Ousmane Dembélé, escluso dai convocati per la gara persa dal Barcellona contro il Betis e ora punzecchiato dal ct della Francia Didier Deschamps. A far discutere ancora una volta sono gli atteggiamenti dell’attaccante francese, che in Spagna stanno facendo perdere la pazienza al club blaugrana e che anche il commissario tecnico sembra conoscere bene.
Almeno stando a quanto dichiarato dallo stesso Deschamps in conferenza stampa, nel primo giorno dopo le convocazioni per le prossime sfide di Nations League: “Conosco le sue scuse quando arriva tardi. In sua difesa ti dice: ‘Non sono l’unico’. Quella di arrivare in ritardo è una sua abitudine e già so come si comporta poi. Che si parli del club o della nazionale, Ousmane deve stare un po’ più attento alle cose che compongono la giornata di un calciatore di alto livello. È un giovane giocatore che ha già vissuto molte cose e non perdo la speranza sul fatto che possa rendersi conto di tutti questi aspetti”.
“Sono situazioni che possono ripetersi e prima riuscirà a evitarle o comunque a capirle facendo funzionare le cose, meglio sarà per tutti. Non voglio parlare di quella che è la quotidianità in una squadra di club. Dipende dalle società gestire i giocatori come preferiscono“. Parole che seguono quelle già pronunciate da Piqué dopo la sconfitta del Camp Nou di poche ore fa: “Dobbiamo aiutare Dembele perché capisca che il calcio a questi livelli si vive per tutte le 24 ore della giornata”.
Dopo il ‘castigo’ di Valverde, anche il ct della Francia Deschamps ha così voluto dire la sua su un caso che dalla Spagna è arrivato alla Francia e su cui lo stesso Dembélé dovrà lavorare per riuscire a risolvere i suoi problemi fuori dal campo e tornare protagonista con il Barcellona e con la Nazionale campione del mondo - con cui è stato comunque convocato per le prossime partite contro Olanda e Uruguay