"Stamattina sono appena tornato dal Brasile dopo dodici ore di volo, poi ho fatto queste tre ore e mezzo di macchina. Volevo rigraziare il presidente e il direttore per questa opportunità. Ho smesso di giocare tre anni fa, poi ho iniziato a studiare. Voglio, anzi pretendo di fare l'allenatore".
Ha esordito così Amantino Mancini nella conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore del Foggia, alla sua prima esperienza in panchina. "So che è una professione molto difficile. Gli scarpini li ho buttati nel cestino, ora ragiono come allenatore. Spero di essere felice, voglio aiutare il Foggia a raggiungere traguardi importanti.
Sono molto entusiasta di questa avventura, sappiamo che questa è una piazza molto calda, dove si vive il calcio 24 ore su 24. Chinesinho? Lo conosco di nome, ha fatto l'allenatore all'Internacional de Puerto Alegre. Sono felice, il direttore mi ha subito gasato, mi ha dato voglia di concludere subito le trattative. Di qui sono passati allenatori importanti come Zeman o De Zerbi. Devo solo lavorare, quello che ho fatto in carriera come calciatore lo voglio fare come allenatore. Anche se è la mia prima esperienza, sono molto felice.
L'amore tra me e il Foggia è nato a Londra, nel ristorante di un foggiano, che coincidenza. Ho avuto la fortuna di lavorare con Fabio Capello, poi anche con Prandelli, Spalletti e Mourinho. Allenatori differenti, ma che mi hanno dato tanto.
Capello è stato il mio primo allenatore italiano, per quanto riguarda il gioco mi sono trovato meglio con Spalletti. Mourinho è un campione, sono stato fortunato nella mia carriera: cercherò di prendere un po' da tutti, ho avuto una grande fortuna. Con il 3-5-2 ho giocato gli ultimi anni da calciatore, ho fatto anche il capocannoniere da terzino. Con questo modulo si può giocare tranquillamente.
Della Serie D conosco veramente poco, ma un 65% deve essere guerra, vai a giocare in campi non belli, con atmosfera pesante. La parte tecnico-tattica ovviamente deve avere un minimo di organizzazione, altrimenti è difficile vincere. Volevo concludere per tutti i tifosi del Foggia: Za' Fo".