Il primo obiettivo personale è stato raggiunto, dieci gol in campionato conditi anche da quattro assist. Giovanni Simeone non vuole però fermarsi qui, c'è un piazzamento europeo da conquistare e quota dodici da superare, un piccolo traguardo che l'attaccante della Fiorentina si è prefissato: "Vorrei riuscirci, ci sono quattro partite per provarci".
Sorriso smagliante, determinazione da vendere e un entusiasmo che contagia. Ingredienti che caratterizzano il Cholito, pronto a sfidare il Napoli per raggiungere l'Europa League: "Abbiamo solo tre punti di ritardo dal Milan. Noi abbiamo perso contro il Sassuolo, i rossoneri in casa contro il Benevento. Capita di sbagliare qualche partita" le parole di Simeone alla Gazzetta dello Sport. "Possiamo battere il Milan a San Siro e magari conquistare un posto in Europa. Io ci credo. Papà? Dopo ogni partita mi chiama e va dritto al bersaglio senza tanti giri di parole. Peggio di lui è nonno Carlos. Lui vive a Buenos Aires, ma non si perde una gara della Fiorentina. Lui è meno diplomatico. Una delle ultime volte mi ha detto con tono severo: “Mi spieghi come hai fatto a sbagliare quel gol?”. E io a balbettare scuse. Nonno è tremendo. È lui che ha inventato il Cholismo".
Tornando al match tra Fiorentina e Napoli, Simeone spiega: "Dovremo ripetere la gara dell’andata. Ricordate? Finì 0-0. Aspettare e ripartire. Chiesa? Insieme possiamo fare di più. Stiamo imparando a conoscerci. Nel prossimo ritiro estivo proveremo a diventare ancora più complici. Abbiamo visto in televisione la classifica delle coppie gol del campionato. Io e Fede non siamo lontanissimi dai primi posti. E non calciamo i rigori. Mi rifaccia questa domanda tra un anno. Per quanto riguarda il gruppo, devo dire che la tragedia di Astori ha creato un corpo unico tra città, dirigenza e squadra. Questo è il segreto per tornare ad alti livelli. La base tecnica è già importante".
L'intervista completa all'interno della Gazzetta dello Sport oggi in edicola...