Un anno e mezzo fa doppietta alla Juventus. Colori primari: rosso e blu, ora la squadra è cambiata. Dal Genoa al.. viola, ora la Fiorentina al centro dei pensieri di Giovanni Simeone. Che ha parlato a Tuttosport in vista del match di domani tra Fiorentina e Juventus: "È stato sicuramente un giorno esaltante, ma non solo a livello professionale. Quello è stato il giorno più bello della
mia vita. Lo dissi allora e lo ripeto ora. L’emozione per quella doppietta
resterà per sempre nei miei ricordi, da raccontare e tramandare un domani ai
miei figli quando li avrò e saranno grandi. Sfiorai la tripletta, purtroppo
ancora non c’era il Var (ridendo ndr), fu questione di centimetri. Ci fossi riuscito
avrei messo il pallone in un museo. Lavoro per arrivare in Champions League un giorno, ho anche il tatuaggio con il simbolo".
"Se mi piace Higuain? Tanto. Gonzalo è un attaccante pazzesco, favoloso, uno dei più forti al mondo, un giocatore straordinario, di quelli che tutte le squadre vorrebbero avere. Poi mi piace anche perché non si arrende mai. E la tripletta al Sassuolo è stata fantastica. Sono più che sorpreso della sua esclusione in Nazionale. L’Argentina non può andare ai Mondiali senza di lui pur avendo la fortuna di disporre di tanti campioni come Messi, Icardi, Aguero, Dybala con il quale scambiai la maglia l’anno scorso. Lì davanti insomma siamo messi bene, però Higuain è Higuain. Lavoro per arrivare in Nazionale. L'attaccante più forte? Ammiro Higuain, stimo Icardi, ma per me è Suarez, anche se mi sono lustrato gli occhi guardando in tv le prodezze di Batistuta".
L'intervista completa sull'edizione odierna di Tuttosport