E’ questione di tempo. Poco, quello che ha la Fiorentina per raggiungere l’Europa, obiettivo difficile ma ancora non impossibile. Tanto, quello di cui ha avuto bisogno Nikola Kalinic per decidere il suo futuro. Poteva essere in Cina, al Tianjin con Cannavaro, ma almeno per ora il suo presente si chiama Firenze. Di certo a gennaio è stato per qualche giorno più vicino all’Asia che alla cupola del Brunelleschi. Dopo la vittoria contro la Juventus Andrea Della Valle e tutto l’ambiente viola sembravano ormai certi della partenza dell’attaccante croato. Il mercato è così, un giorno sei convinto di una cosa, il giorno dopo non lo sei più. Per fortuna dei tifosi della Fiorentina, il talento ex Dnipro ha deciso di restare nella società che gli ha fatto fare il salto di qualità a livello internazionale. Almeno per ora.
Sicuramente a giugno diverse squadre torneranno a farsi sotto, perché Kalinic fa gola. Per i suoi gol e anche per il costante aiuto che fornisce alla squadra. Soprattutto, per i gol decisivi. Un tempo si parlava di zona Cesarini, oggi in Italia è zona Kalinic. Il gol al 91esimo contro il Crotone che ha portato i tre punti alla Fiorentina è il secondo di fila dopo quello decisivo contro il Cagliari. Due gol pesantissimi che hanno regalato ai tifosi viola sei punti invece di due. Sarebbero stati due pareggi contro Cagliari e Crotone, e invece…ci ha pensato Kalinic.
E pensare che in questo momento poteva giocare insieme a Pato nel Tianjin, allenato da Fabio Cannavaro. La squadra cinese era arrivata ad offrire 50 milioni tra parte fissa e bonus ma il giocatore alla fine ha detto di no. E’ rimasto, ovviamente dopo averci pensato a lungo vista l’importanza dell’offerta.
La Croazia ormai regala ogni anno alla Serie A giocatori importanti, anzi decisivi. Partendo da Kalinic stesso, passando da Ivan Perisic e Mario Mandzukic, sono 19 i croati che giocano nel campionato italiano. Giocatori talentuosi e promettenti, come Pjaca, Rog e Pasalic. Ma anche costanti nelle loro prestazioni, come Badelj, che gioca proprio nella Fiorentina di Kalinic. Sono tutti, a loro modo, decisivi. Chi per gli assist, chi per i gol. La sostanza cambia poco. Spesso si pensa, sbagliando, che i croati siano un popolo freddo. Sicuramente Nikola Kalinic lo è, sotto porta. E questa è l’unica cosa che importa ai tifosi della Fiorentina, aspettando l’estate. Con il caldo arriveranno nuove offerte cui sarà difficile dire di no. Intanto lui continua a fare gol fondamentali, perché la zona Cesarini è sempre più zona Kalinic.