"Ho pensato al mercato solo per qualche minuto, l'estate scorsa...". Milan Badelj tiene da subito a chiarire la sua posizione: il rendimento non è influenzato dalle voci di mercato. Tutto il resto sono chiacchiere, come ha dichiarato il centrocampista viola nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport:
"Io posso rispondere ovviamente solo per me, non per gli altri. Capisco che la gente pensi o abbia pensato certe cose né io voglio trovare delle scuse per giustificare un rendimento che non sempre è stato brillante. Però al mercato ho pensato davvero poche volte. E comunque solo l’estate scorsa, per qualche momento. Poi stop. Della mia situazione hanno parlato più i media del sottoscritto e quando succede si finisce per parlarne sempre troppo. Io non sono uno che parla spesso con la stampa…In agosto avevo questo pensiero, ma dopo averlo scacciato via ho solo pensato a dare sempre tutto in campo. Mai più pensato al mercato".
Le dichiarazioni del procuratore hanno attirato antipatie: "Lo so e mi dispiace. Il fatto è che lui e la società dovevano chiarirsi da subito invece è stato fatto trascorrere tanto tempo e questo non ha aiutato. Con la Fiorentina ho ancora un contratto fino al 2018 e ho sempre detto che qui mi trovo veramente bene. Quindi non è escluso anche che resti. Speriamo che la società e il mio procuratore arrivino a chiarirsi". Sulla stagione dei viola: "Siamo una buona squadra ma non ai livelli di Real o Barcellona. Basta quindi che qualcuno di noi… rallenti e finiamo per incontrare qualche difficoltà. L’anno scorso iniziavamo le partite già in vantaggio per 1-0 e questo ti dava forza, convinzione. Quest’anno invece abbiamo cominciato la stagione senza avere grande chiarezza e questo ha finito per pesare".
Sull'incredibile eliminazione subita contro il Borussia Mönchenglandbach: "Pensiamo spesso a quella gara. Loro non erano più forti di noi. E infatti eravamo riusciti a fargli due gol e a sfiorare anche il terzo. Prima dell’intervallo però è arrivato quel rigore e lì è cambiato tutto. Sul 2-1 ci siamo detti: dobbiamo tenere per i primi 10-15’ del secondo tempo. Purtroppo di lì a poco abbiamo preso il secondo gol, ancora su calcio da fermo, come pure i due successivi ed è crollato tutto. Nessuna scusante, la vergogna è solo nostra e di nessun altro. Dobbiamo conviverci e andare avanti".
Badeij ha parlato anche del livello del calcio italiano: "Si sta rilanciando, però servono tempo e pazienza. Come dimostra il passato. L’importante è che i giovani talenti restino in Italia, non se ne vadano, perché è così si fa crescere il proprio calcio. Per me e i miei connazionali è normale aver lasciato la Croazia, lo abbiamo fatto per aiutare la nostra carriera ma anche per migliorare il nostro livello di vita. Io però se fossi italiano non lascerei mai questo Paese".
Sulla scelta di Kalinic: "Lui si è trovato subito bene qui e continua d avere una grandissima voglia di stare in un calcio serio. Avesse avuto 32-33 anni avrebbe potuto andarsene in Cina, invece Nikola non ha ancora compiuto 30 anni e soprattutto è ancora un ‘animale’ che vuol mangiarsi tutto. Il calcio è la nostra vita, abbiamo guadagnato già abbastanza bene e in Italia si sta a meraviglia".