Dopo l'aritmetica retrocessione in Lega B di Nations League arrivata per mano dell'Italia, l'Inghilterra vuole chiudere in crescendo il girone. Questa sera a Wembley sfiderà la Germania nella sesta giornata del Gruppo 3.
Sarà l'ultima sfida per la nazionale inglese prima dei Mondiali in Qatar: Southgate proverà a trarre indicazioni utili per fare le sue scelte. Che non sono state digerite da tutti. Tra i convocati per la sfida con la nazionale tedesca, infatti, ci sono stati alcuni esclusi eccellenti, tra cui Fikayo Tomori e Trent Alexander-Arnold.
Inghilterra, le parole di Ferdinand
Tra i più critici delle scelte del ct inglese c'è Rio Ferdinand, leggenda della nazionale e del Manchester United. L'ex difensore ha criticato proprio le mancate convocazioni dei giocatori di Milan e Liverpool: "Com'è possibile che Trent (Alexander-Arnold, ndr) non sia nella rosa dell'Inghilterra? Cosa sta succedendo? Non posso tollerarlo. Non riesco a capire come abbia fatto a non portarlo. Non capisco perché non sia nemmeno tra i convocati" ha dichiarato nel suo podcast Vibe with Five.
Se sulla fascia destra c'è abbondanza, lo stesso non si può dire del pacchetto dei difensori centrali: "Queste sono le domande che vanno fatte. Non posso credere che Tomori abbia vinto la Serie A, stia giocando molto bene e da protagonista nel Milan e non riesca nemmeno ad avvicinarsi alla convocazione". ha proseguito Ferdinand: "Non dico ai titolari: non viene nemmeno convocato per la partita. Non è che l'Inghilterra abbia così tanti centrali tra cui scegliere: dagli una chance e vedi come se la cava. Sembra che Southgate sappia già chi portare in Qatar, sa già chi far giocare e chi ha deciso di escludere" ha concluso Ferdinand.
I due sono stati convocati per la sfida con l'Italia di venerdì scorso, ma senza entrare in campo. L'esclusione contro la Germania, secondo Ferdinand, lascia dunque intendere come il ct inglese abbia già le idee chiare per il Mondiale che inizierà a novembre. E Tomori e Alexander-Arnold al momento non sembrano ne fanno parte.
