Fascetti: "Bari, che dramma. Ora prendi esempio dal Parma"
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Data: 21/07/2018 -

Fascetti: "Bari, che dramma. Ora prendi esempio dal Parma"

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Lo storico allenatore del Bari dice la sua sui problemi societari: "Che sia da lezione per tutto il calcio italiano"
Lo storico allenatore del Bari dice la sua sui problemi societari: "Che sia da lezione per tutto il calcio italiano"

Settantanove anni, sei dei quali passati sulla panchina del Bari. Qui ha vinto e gioito, qui ha lanciato nel calcio dei grandi un certo Antonio Cassano: "Poi quel pareggio con il Foggia, importantissimo per la promozione in Serie A - ricorda Eugenio Fascetti in esclusiva alla Gazzetta dello Sport - con l'arbitro Collina che per tutelare il nostro portiere dai foggiani decise nella ripresa di riportare le squadre come schierate nel primo tempo. E poi i successi con l'Inter a San Siro e soprattutto la magica notte della vittoria contro i nerazzurri nel dicembre del 1999, al San Nicola, con l'exploit del bambino fenomeno Antonio Cassano"

Ricordi dolci, dunque. Che contrastano con un presente triste: "Mi sembra incredibile che per appena 3 milioni, necessari alla ricapitalizzazione, si sia arrivati a far fallire una società come il Bari - continua Fascetti - non conosco Giancaspro e non voglio entrare nel merito della sua gestione. Ma è evidente che era giunto a fine corsa, se ha deciso di far sprofondare tutto, senza neppure provare a chiedere aiuto e magari salvare quanto era possibile".

Adesso, però, bisogna ripartire. Dalla D forse: "Guai se sulla nuova società mettessero le mani faccendieri e intrallazzatori vari. I tifosi vogliono sapere tutto, più dei politici verificheranno serietà e solidità di chi proverà a rilanciare il Bari. Bisognerà prendere esempio dal Parma, balzato in A in tre anni. Anche a Bari ci sono imprenditori seri e potenti dal punto di vista economico. Servirà un progetto in prospettiva e tanti soldi per garantire un futuro importante"

Un esempio, quello del Bari, che serva di lezione per tutto il calcio italiano: "Perché - conclude Fascetti - se io compro o acquisto un appartamento, chiedo o fornisco le dovute garanzie di solidità. Non capisco come mai nel calcio in generale riescono a intrufolarsi maneggioni che hanno mire che vanno spesso ben oltre il mondo del pallone. Qualcuno a livello di istituzioni chiarisca perché solo in Italia siano necessari mesi o anni per verificare se una fideiussione è sicura e legale oppure è solo carta straccia".


Il resto dell'intervista sulla Gazzetta dello Sport stamani in edicola



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