Fare strada nel calcio a 19 anni. Una consuetudine quando si parla di calciatori di talento; più complicato invece in ambito societario. Anzi, complicatissimo. C’è chi invece ce l’ha fatta e non si vuole certo fermare qua: Fabio Piluso, diciannovenne originario di Lago (Cs) è diventato il più giovane direttore italiano di sempre ricoprendo lo scorso settembre la carica di Direttore Generale e Marketing dell’Ħamrun Spartans Football Club, squadra della massima serie maltese. “Mi presentarono la proposta di lavoro il 14 settembre ed il 22 partii per Malta. I miei all’inizio erano un po’ dubbiosi: ‘Vai a Malta?’. Poi però mi hanno incoraggiato anche se mia mamma, come avrebbe fatto ogni madre, ha tentennato un pizzico di più rispetto a mio papà – ha dichiarato in esclusiva per GianlucaDiMarzio.com -. La mia vita da quel momento è cambiata totalmente e ho iniziato a pensare che con la giusta ‘fame’ impegnandomi al massimo sarei potuto un giorno arrivare in alto”.
Fabio è un ragazzo come tanti, “milanista fin da piccolo e da sempre appassionato di calcio, una passione che ora si è trasformata in lavoro. Ho terminato lo scorso anno Ragioneria, poi mi sono dedicato completamente all’avventura all’ Ħamrun Spartans Football Club. Non sono mai stato troppo portato per la scuola ma d’ora in poi studierò di calcio, quello sì!” ma con le idee ben chiare: “Il primo obiettivo sarà conseguire il patentino da direttore a 25 anni (età minima per il conseguimento, ndr). Il sogno invece sarebbe poter operare in un club di Serie A prima del compimento dei 30 anni. I miei idoli del mestiere sono Cristiano Giuntoli e Massimiliano Mirabelli che, tra l’altro, è cosentino come me. Un altro sogno infatti sarebbe aver la possibilità di conoscerlo”. Fabio ha avuto l’abilità di intravedere una possibilità di far carriera dove probabilmente altri hanno intravisto un muro.
Ma facciamo un passo indietro. Da dove tutto è cominciato. Praticamente da zero, ovvero da quando il ragazzo appena quindicenne diede vita a Canale FGM, una piccola radio podcast: “Da quel momento ho iniziato a crearmi contatti giorno per giorno. Un anno dopo ebbi la grande occasione quando venni scelto come Direttore Marketing di Cover Store, azienda leader in Italia che proponeva ai calciatori un progetto su misura. Grazie a Cover Store e all’uso dei social ho stabilito contatti con giocatori come Acerbi e Quagliarella o con altri personaggi dello sport come Fognini”.
Ed arriviamo finalmente all’ Ħamrun Spartans Football Club. Carpe Diem: “Il Presidente, Nunzio Antignani, ha scovato il mio profilo via LinkedIn offrendomi una proposta di lavoro. È stata una grande esperienza. Posso dire di essermi trovato molto bene dal punto di vista lavorativo, molto meno da quello ambientale”. Infatti, in mancanza di stimoli, ritenendo il progetto ormai compromesso, ha deciso di rassegnare le dimissioni lo scorso gennaio: “Lì il calcio è molto diverso rispetto all’Italia e le 2-3 squadre più forti potrebbero stare in Serie C. Ho un solo rimpianto: non essere riuscito a centrare la qualificazione in Europa League. Porterò per sempre nel cuore alcune trattativa condotte come quella per portare a Malta Davide Succi, col quale poi è nata anche una bella amicizia. Fui bravo a convincerlo”.
Ora però per Fabio è ai nastri di partenza una nuova avventura come “Referente dell’area Marketing e componente dello staff della direzione sportiva dell’Academy del Carpi (Carpi Football Academy), il settore di affiliazione del Carpi FC gestito dal ds Giorgio Abeni e dai dt Daniele Andreozzi e Fabio Gozzi”. Un’eccellenza per il calcio giovanile italiano con 66 squadre affiliate in territorio nazionale. “Incontrai il Carpi ai tempi di Malta per dar vita ad una sinergia riguardante principalmente le loro attività di scouting. Il ds dell’Academy si interessò alla mia storia e mi fece i complimenti, vide qualcosa in me. Così, quando ci siamo recentemente sentiti, venuto a conoscenza delle dimissioni, mi ha proposto di iniziare a collaborare con loro”. Nonostante altri corteggiamenti con club svizzeri, con una squadra di Serie C e soprattutto con la Malesia, non ci ha pensato un attimo: “È l’occasione migliore per crescere al fianco di grandi professionisti e imparare i trucchi del mestiere, con l’obiettivo di portare una ventata di freschezza. Di recente poi ho parlato anche con Benny Carbone e Walter Zenga e anche loro mi hanno consigliato fortemente di intraprendere questa nuova avventura”.
Nel frattempo, in attesa di diventare operativo con l’Academy del Carpi, Fabio non rinuncia alla sua altra grande passione, ovvero “l’organizzazione di eventi. Sono un tipo sempre attivo e ricco di idee. Grazie a ciò ho stretto amicizia anche con artisti del mondo della musica come Francesco Facchinetti e Calcutta. Quest’ultimo poi, tifosissimo di calcio, durante la scorsa stagione mi chiese, scherzando, di salvare il Latina, la squadra della sua città che stava attraversando una crisi tanto profonda da condurla al fallimento”.
A breve però per Fabio Piluso sarà già tempo di accantonare tutto il resto focalizzandosi a 360° sulla sua nuova avventura, valorizzando l’unicità di un percorso iniziato giovanissimo e che con tutta probabilità lo porterà davvero lontano.