A pochi giorni dalla conferma dell'allargamento della disponibilità del Wembley Stadium per gli Euro 2020 dal 25% al 50% della capienza massima dello stadio, oggi è stato confermato da Londra un ulteriore misura di allargamento.
Infatti, secondo quanto annunciato dal Governo britannico, Wembley Stadium il 6, il 7 e l'11 luglio, per le due semifinali e la finale degli Europei, porta ospitare anche più di 60.000 tifosi sulla capienza di circa 90.000 posti totali.
IN 60.000 A WEMBLEY, C'È L'OK DELL'UEFA
Il segretario britannico per lo sport - tra gli altri incarichi - Oliver Dowden si è detto entusiasta del provvedimento: "Abbiamo lavorato a stretto contatto con l'UEFA e la FA. Ad ogni modo, tenendo sempre conto della roadmap tracciata per uscire dalla pandemia, riusciremo a mantenere la sicurezza nello stadio. L'ampliamento sarà un indimenticabile simbolo di rinascita del Paese".
Anche il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha commentato il provvedimento appena preso: "Gli ultimi 18 mesi ci hanno ricordato quanto siano importanti i tifosi, anche per l'industria calcio. È una meravigliosa notizia questa che diamo ai tifosi in vista delle tre partite più importanti dell'Europeo. Ringrazio il Governo inglese e la FA per la stupenda collaborazione".
I tre match, inoltre, saranno oggetto di studi per il Programma per la ricerca del Governo inglese, che riporterà i dati degli ingressi nello stadio e su tutti e tre gli eventi.
IPOTESI "BOLLA DI 24 ORE" PER TUTTI I TIFOSI NON INGLESI
Ora, un problema rimane: ad oggi, resta necessario un periodo di dieci giorni di quarantena fiduciaria da parte degli stranieri che entrano nel Paese. Questo potrebbe comunque limitare molto gli stessi ingressi all'interno di Wembley per le semifinali e la finale di Euro 2020.
Nasce allora, da una richiesta della UEFA al Governo inglese, l'ipotesi di una "bolla di 24 ore" e non più di dieci giorni (ridotta a cinque in caso di tampone negativo al Covid-19) per i tifosi stranieri. Anche i tifosi italiani hanno incontrato questo problema, siccome l'Italia il 26 giugno giocherà gli ottavi contro l'Austria proprio a Londra.
Tuttavia, i discorsi sono ancora in corso e si privilegerà sempre e comunque, innanzitutto, la salute delle persone.