Da un ex allenatore della Lazio ad un attuale allenatore biancoceleste: i complimenti più graditi. Se poi quell'ex si chiama Sven Goran Eriksson ed è stato il tuo maestro degli anni più belli vissuti nella Capitale, allora non ne parliamo.
"Faccio i complimenti a Simone, sta dimostrando di essere un bravo allenatore. Sta facendo bene, sono contento per lui e per la Lazio e sono sicuro che continueranno così. Hanno dimostrato grandi qualità partendo da una situazione non facile", ha dichiarato proprio lo svedese nell'intervista apparsa oggi sul 'Corriere dello Sport' in riferimento a Simone Inzaghi.
Solo parole d'elogio per Inzaghino: "Quando arrivó da noi Simone era molto giovane ma già studioso: ha la Lazio ed il calcio nel cuore, non sono stupito dal suo successo in panchina. Può aiutarlo il fatto che conosce benissimo Roma e l'ambiente. La Lazio emoziona e gioca per vincere: è davvero divertente in questo avvio di stagione. Lotterà per l'Europa ma le auguro obiettivi più grandi".
E che Lazio, quella di Eriksson: "Alla Lazio avevo una squadra fortissima composta da giocatori dotati di personalità e tecnica, la squadra dei sogni. Avremmo potuto vincere anche una Champions. Abbiamo vinto comunque sette trofei in tre anni, non penso sia poco. Eravamo al top del calcio mondiale".
Allenatore di allenatori, visto che gran parte dei giocatori avuti in carriera hanno deciso di seguire le sue orme. Con successo, per di più: Mihajlovic, Almeyda, Nesta, Marcolin, Sensini, Mancini, Simeone ed Inzaghi, appunto. "È un grandissimo orgoglio e sono contento del loro successo. Le loro carriere onorano il lavoro che abbiamo fatto insieme. Abbiamo vissuto momenti memorabili, siamo molto legati. Mi fa piacere vedere anche Angelo Peruzzi team manager, è un grande uomo, sono contento per lui".
Nessun dubbio però sui due che fino ad ora hanno avuto più successo: "Mancini e Simeone sono due grandi allenatori: il primo ha raccolto grandi risultati anche in Inghilterra; il secondo fa da anni miracoli con l'Atletico Madrid".
E c'è spazio anche a qualche rimpianto... "Forse avremmo continuato a vincere ma sarebbe stato difficile dire di no all'Inghilterra. Dalla Serie A non ho più ricevuto offerte, non so il perché ma sarei tornato volentieri".
Con una promessa ed un augurio: "Vorrei tornare presto all'Olimpico. Lo scudetto del 2000 è stato incredibile per come l'abbiamo conquistato. Auguro anche a Simone di vincere, quest'anno e nelle prossime stagioni. Da giocatore aveva fame di successi e sta trasmettendo queste doti ora da allenatore. Può aprire un ciclo alla Lazio".