La noia, questa sconosciuta in quel di Chiavari. Vero e proprio vortice di emozioni la sfida di oggi: una partita pazza, Entella – Benevento. Gol, traverse, colpi di tacco, giocate di qualità. Entella versione uragano: vittoria per 3-2 dopo lo svantaggio iniziale di due reti. Remuntada e ‘Comunale’ quasi incredulo. 15 punti. Quarto posto in classifica. Conferme su conferme: habitué della zona playoff ormai, i biancocelesti. Certezza, non più sorpresa. Con tanti punti di forza.
Uno su tutti, il ‘Comunale’ di Chiavari. Se l’Entella nel 2016 è imbattuta in casa un motivo ci deve pur essere. Con l'ultima sconfitta datata 27 dicembre 2015 nell’1-2 in favore del Crotone, chiunque scende in campo nella casa dell'Entella è consapevole che espugnarlo potrebbe essere un'impresa davvero ardua. Da quel giorno in poi 12 vittorie e 4 pareggi. Fortezza.
Fiducia nei propri mezzi e serenità dell'ambiente. Perché senza la giusta confidenza in se stessi una rimonta del genere sarebbe stata impossibile. E qualche mormorio di troppo sarebbe stato considerato normalità. Ma non a Chiavari. Incitamenti e applausi, sempre e comunque. Pressioni zero. Giocatori liberi di esprimersi in tutta serenità, al sabato e nella quotidianità. Un ambiente talmente pacato da consentire ai calciatori stessi di raggiungere spesso lo stadio a piedi o in bicicletta e di vivere la città in tutta spensieratezza a contatto coi tifosi. Strano ma vero. Lavorare con la mente libera: un vantaggio mica da poco.
La solidità societaria e della squadra. Perché dietro ad una grande squadra, spesso c’è una grande società. E se 9 anni fa l’Entella giocava in Eccellenza; mentre ora è quarta in Serie B, questo è il segreto. Investimenti mirati e soprattutto sui giovani, col settore giovanile vero e proprio fiore all’occhiello. Tanti prodotti del vivaio a costo zero in prima squadra per migliorare un gruppo già importante. Il Keita sceso in campo oggi e richiesto da mezza Serie A è l'emblema di tutto ciò. Coi risultati che premiano il lavoro svolto, per un’Entella che vuole continuare a divertire e stupire i sostenitori.
Alberto Trovamala