Paulo Dybala si racconta. Attraverso Junior Reporter, l'iniziativa che la Juventus riserva agli Junior Members che sognano di intervistare i loro beniamini, l’attaccante argentino ha risposto alle tante domande dei giovani tifosi bianconeri diventati giornalisti per un giorno.
A partire dall’arrivo a Torino nell’estate 2015 tanti i momenti belli vissuti in bianconero: “La mia prima esperienza è stata una finale vinta facendo un gol, abbiamo vinto tanto ed è difficile trovare un solo punto. L'arrivo alla Juve è stata un'emozione unica, indossare questa maglia, fare la prima conferenza stampa e presentarmi da giocatore della Juventus penso che sia stato uno dei momenti più belli, al di là di quelli in campo”.
Dal momento della prima chiamata Dybala non ha mai avuto dubbi: “Prima ho chiesto se era uno scherzo, in quel momento c'erano altre squadre che stavano chiamando ma ho detto subito al mio procuratore di chiudere alle altre telefonate e sentire solo quella della Juve. Da quando è arrivata la prima non avevo più altro in mente".
"Ho due sogni"
Alla Juventus già dieci trofei, tra cui cinque Scudetti: “I traguardi spero siano ancora tanti, il prossimo sarà la finale che giocheremo a gennaio contro il Napoli in Supercoppa".
I sogni più grandi restano però altri due: "Uno poter vincere la Champions League, ovviamente con la Juventus e l'altro poter vincere il Mondiale con l'Argentina".
Sempre con la dieci sulle spalle: “C'è tanta responsabilità, lavoro ma sono orgoglioso di poter farlo. Da quando la Juve mi ha chiesto di indossare questo numero così importante per la storia di questo club, non è stato facile deciderlo perché sapevo cosa portava dietro. Al di là del numero, lo stemma davanti conta però ancora di più ed è più difficile da portare perché dobbiamo essere pronti a dare il massimo per questa squadra".