Tacco, doppio tacco e piazzato preciso. Il primo ‘derby’ targato Red Bull è stato deciso da un gol un po’ capolavoro, un po’ rocambolesco. Alla fine all’89’ ha esultato il Salisburgo, che ha avuto la meglio dei ‘cugini’ del Lipsia nella prima giornata di Europa League. Un derby di cultura e di lingua. Un derby che fino alla scorsa stagione ha rischiato di non essere mai disputato.
Sì, perché una regola dell’Uefa impedisce ad un proprietario singolo di avere il controllo di più di una società partecipante alla competizione. Il tutto si è risolto con un cavillo burocratico trovato dalla Red Bull, che risulta essere solo il main sponsor del Salisburgo.
Nella passata edizione dell’Europa League il sorteggio aveva evitato l'imbarazzo alla Uefa, quest’anno l’urna di Montecarlo ha messo subito di fronte Lispia e Salisburgo nel girone B di Europa League. L’hanno spuntata gli austriaci, che si sono presi la loro rivincita. Da sempre, infatti, il Salisburgo si sente la succursale della squadra tedesca.
Nel 2016 otto giocatori passarono dalla società austriaca al Lipsia, tanto da scatenare una dura reazione da parte di Oscar Garcia, allenatore dell’epoca: "Siamo una succursale, resto solo per non abbandonare i miei ragazzi".
Negli anni la situazione è rimasta invariata, ma il Salisburgo ha dimostrato di poter competere e anzi superare i cugini tedeschi. E’ successo già nella passata stagione, quando la squadra austriaca ha raggiunto la semifinale di Europa League battendo la Lazio ai quarti. E’ successo anche ieri sera, con il Salisburgo in trionfo dopo una gara spettacolare e decisa solo all’89 con un gol spettacolare. Primo derby targato Red Bull al Salisburgo, al Lipsia non rimane che sperare nel ritorno.