Dida allenatore del Milan? Forse... Un giorno potrebbe diventare realtà, per adesso spazio a Brocchi. Nel frattempo l'ex portierone rossonero è in cerca di squadra, a caccia degli ultimi sei mesi tra i pali e studia per diventare allenatore. "Fino alla scorsa stagione ho giocato con l’Internacional" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello sport - "in questi primi mesi dell’anno ho continuato ad allenarmi con loro e ora vorrei una squadra che mi faccia il contratto per giocare altri sei mesi, fino a dicembre. Una squadra qualsiasi ma di Serie A, non in B. O magari qualcuno qui da voi: sappiate che non sono più extracomunitario, ho il passaporto italiano. Ma a 42 anni mi sa che è più facile trovare squadra in Brasile... Alleantore? Seguo il corso a Teresopolis e poi verrò a studiare a Coverciano l’anno prossimo. Devo prima capire se lo voglio, sarebbe l’unica cosa che mi farebbe restare nel mondo del calcio. O alleno, o faccio altro. So che non è facile ma ho avuto grandissimi maestri, Ancelotti più di tutti gli altri. Se mi piacerà, e se sarò capace, vorrei farlo anche in Italia e perché no, al Milan. E’ un’idea lontana, lontanissima, ma mi piacerebbe".
Seedorf e Inzaghi ci hanno già provato. Ora è il turno di Brocchi: "Per la mentalità che ci hanno insegnato ad avere al Milan non mi stupisce. Gli insegnamenti dei bravi allenatori che abbiamo avuto rimangono. Se giochi tanti anni ad alti livelli e se impari tanto per tanto tempo sei già più preparato di altri. Per loro mi auguro il meglio. Brocchi? Cristian è intelligente, ci siamo visti in questi giorni in cui sono rimasto a Milano. Nemmeno lui mi sorprende: ricordo la sua grande capacità di saper parlare, con tutti. La sua attenzione e cura per i particolari. So che la sua squadra Primavera giocava molto bene e con un modulo particolare: Cristian è uno che sa gestire. Gattuso? Le ultime scene in panchina hanno fatto il giro del mondo e le hanno viste anche in Brasile. Rino mi fa morire".
Donnarumma? Dida lo promuove a pieni voti: "Brocchi mi parlava di lui quando era ancora nelle giovanili. L’ho visto, è bravissimo e ha un futuro splendido. E’ stata una scelta coraggiosa e giusta. Se continua così e impara farà grandi cose, magari lo stesso mio percorso: anche io ho iniziato molto giovane e sono arrivato a vincere tutto. Glielo auguro anche perché so di essere tra i suoi idoli…: scherzo, ma saperlo mi ha fatto piacere. Come consiglio gli do quello di avere la testa più pulita possibile, io l’ho sempre avuta. Deve avere la massima concentrazione sempre, per gestire tutti i momenti della partita e tutti i movimenti, suoi e della difesa. Quello che ha fatto finora è incredibile e se è lì è perché lo merita. Abbiati potrà continuare a dare il suo contributo di esperienza e Diego Lopez non se la prenda: al suo posto non mi girerebbero..., perché sa che gioca il più bravo".
Un pensiero anche per Balotelli e Buffon: "Mario è stato un grandissimo calciatore, durante il mio ultimo anno al Milan lui giocava nell’Inter. Lo volevano tutti. Ha sempre qualità ma ora è calato. Può di nuovo ritrovarsi anche perché sui giornali non ho più letto casini che lo riguardassero, direi che è maturato. Gigi merita quello che sta raccogliendo ancora adesso, gli ho visto fare cose incredibili, anche nell’ultima partita col Milan. E dunque, lo ammetto: meglio lui, era più forte. Ora con Neuer ha un’altra bella lotta".