Scorre il sangue sulle vie di Rio de Janeiro poco prima del derby carioca tra Botafogo e Flamengo. Le due tifoserie rivali ancor prima della partita sono venute in contatto nelle vie antistanti lo stadio Engenhao. Negli scontri ha perso la vita Diego Silva dos Santos, un tifoso del Botafogo di 28 anni, e otto persone di cui quattro in maniera grave, sono rimaste ferite e trasferite al più vicino ospedale a causa di ferite da proiettili di gomma sparati dalla polizia. La gara si è comunque disputata con i rossoneri che hanno vinto per 2 a 1, anche a causa delle numerose assenze del Botafogo in vista della partita di Copa Libertadores. Una rivalità che ha radici antiche quella tra Botafogo e Flamengo: addirittura già alla fine del XIX secolo quando si sfidavano nelle regate nel mare antistante Rio de janeiro. Rivalità sfociata nel calcio il 13 maggio 1913, giorno della prima sfida in un campo da calcio. Dopo l'accaduto le due squadre hanno messo da parte la rivalità esprimendo tramite i propri canali ufficiali il cordoglio per la morte del giovane, cercando di calmare una rivalità che è sfociata in violenza urbana. Per il Botafogo "Il calcio vero inizia con la pace negli stadi", mentre per il Flamengo "il calcio è gioia" e non può essere rovinato da questi momenti di barbarie.
Gli scontri sono avvenuti in un momento difficile per le autorità di Rio de Janeiro, in quanto stanno cercando di evitare uno sciopero generale degli agenti di polizia, che protestano per il mancato pagamento. La crisi economica che sta attraversando il Brasile, ma soprattutto lo stato di Rio de Janeiro ha messo in ginocchio il settore pubblico, con lo Stato centrale costretto ad intervenire per evitare la bancarotta.
