Defrel-Quagliarella, il bandito e il veterano: la Samp ingrana la terz...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 03/09/2018 -

Defrel-Quagliarella, il bandito e il veterano: la Samp ingrana la terza

profile picture
profile picture

Istinto e follia. Mescolare, non agitare. Ed ecco che esce fuori il risultato del Ferraris in una notte in cui il cielo è sempre più blu... cerchiato.

Cinquanta sfumature che oscurano l'azzurro Napoli in 75 minuti e tre gol che portano due firme.

Prima la doppietta di Defrel, poi il gioiello di Quagliarella. La Sampdoria mette in moto, ingrana la terza e parte con la prima vittoria in stagione davanti al suo pubblico.

Il bandito e il veterano, la strana coppia.

Gregoire Defrel sembra aver trovato la sua dimensione. Due partite, due gol. Fiducia e quell'esultanza ritrovata come la porta che prima di oggi aveva perso dallo scorso febbraio.

Altra maglia (quella della Roma) e un gol al Benevento lontano quasi 7 mesi, l'unico segnato in 15 presenze in stagione.

Su la maschera per l'ex ragazzino della banlieu parigina che l'ha fatto crescere con il pallone tra i piedi su un campo di sabbia a Chatillon: maglietta tirata su a coprire metà volto e 'pistola' in mano.

Ad ogni gol Defrel ritrova il 'suo' far west in questa esultanza nata tanti anni fa, inventata da quegli amici che sono famiglia e con cui da giovanissimo giocava a fare il cowboy.

Perché in campo c'è Defrel ma anche il Gregoire di Meudon, periferia ovest di Parigi che porta sulla maglia con quel 92 che è il numero del dipartimento di Hauts-de-Seine.

Calciatore professionista quasi per caso, se non fosse stato per il padre che lo convinse a fare un provino in Italia: un borsone, il necessario dentro e un saluto con poche aspettative. "Ci vediamo tra 3 giorni".

Invece restò e dall'Italia - calcisticamente parlando - non è più partito. Allenamenti e soprattutto dieta: niente più tortelli, pollo al curry e salse, da allora pasta in bianco e bresaola.

Quasi alla Inzaghi insomma. "Se non ti mantieni bene fisicamente è dura", parola del 35enne Quagliarella.

Sì, perché l'altra metà della copertina della serata di Marassi la prende tutta lui.

Come una sentenza, si ripete così contro il "suo" Napoli. Mai in punta di piedi ed oggi incanta di tacco.

"Istinto e follia", copyright di chi l'ha realizzato che non ci ha pensato due volte e al momento del tocco sapeva già dove sarebbe finita quella palla: "Ero fermo lì, in quell'istante ho visto la palla e ho deciso di andarci con il tallone e l'ho presa perfetta. Appena ho sentito l'impatto ho pensato: 'E' gol'".

Una rete che nella sua personalissima classifica entra subito nella top 3. "Ho detto se vado di piatto non la prendo, la prendo di tacco ed è andata bene dispiacere che contro il mio napoli faccio sempre bei gol".

Pensieri di frazioni di secondo che diventano boato di un Marassi teatro della prima sconfitta stagionale del Napoli di Ancelotti.

Gli azzurri non prendevano tre gol dalla gara di Firenze della passata stagione, quella in cui disse addio allo scudetto. E in questo inizio di campionato ha subito 6 gol con i primi 6 tiri nello specchio della porta subiti finora.

Giampaolo ha trovato la chiave di volta - "Dovevo abbassare il livello di attenzione del Napoli, altrimenti come fai a vincere?" - e l'ha portata a casa grazie a due dei suoi attaccanti, giocatori ai quali ha chiesto di più, soprattutto dopo le critiche ricevute in settimana ("Un po' troppe per me").

Una doppietta e una perla. Il bandito e il veterano, la strana coppia che ha piegato il Napoli prima della sosta. E al Ferraris il cielo è sempre più blu… cerchiato.





Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!