Dopo i 91 punti del suo Napoli in campionato e un cambio panchina, che ha dato il via ad una stagione che si preannuncia certamente non priva di emozioni, è tornato a parlare Aurelio De Laurentiis. E' un fiume in piena il presidente del Napoli che ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, dove ha spiegato le questioni inerenti al mercato azzurro e il divorzio da Sarri arrivato al termine del campionato.
Il numero uno azzurro ha iniziato parlando dell'oramai ex allenatore del Napoli, spiegando i motivi della separazione: "Io sono sempre stato molto educato con lui, l’ho sempre supportato. Ma a un certo punto - continua De Laurentiis - se tu hai un contratto con me per altri due anni e cominci a seminare pubblicamente dei dubbi, dubbi del tipo “non so se rimango”, “non so se la società ce la farà a trattenere i migliori”, “nella vita meglio finire quando le storie sono belle”, invii dei chiari segnali di insofferenza e sfiducia, disattendi i tuoi obblighi contrattuali e mi procuri dei possibili danni".
Poi ancora su Sarri: "I 91 punti? Meglio un secondo posto a 81 e una crescita nel percorso europeo". Il futuro di Sarri? Sono un tipo molto ragionevole, quindi se si presenta qualcuno a trattare...Non sono un tipo vendicativo, Sarri avrà sempre il mio grazie. Maurizio non mi ha mai risposto riguardo un eventuale futuro a Napoli. Se tu mi chiudi la porta in faccia, io educatamente mi trattengo per non disturbare il tuo lavoro, ma fino a un certo punto, oltre il quale ho il diritto, anzi il dovere di salvaguardare la società cominciando a guardarmi attorno. Quando disse “al prossimo rinnovo mi voglio arricchire”. La considerai un’offesa".
Inoltre il presidente De Laurentiis ha chiarito alcuni aspetti riguardo il capitolo mercato, l'imminente arrivo di Verdi e i calciatori da trattenere, spiegando anche il punto di vista di Ancelotti: "Carlo avrà, nel mese di luglio, la possibilità di valutare la rosa, già mi ha detto che vorrebbe trattenere l'80% dell'organico che considera di ottimo livello. Oggi là davanti abbiamo Mertens, Milik, Insigne, Callejon, Ounas, Ciciretti, Inglese, il giovane Vinicius (il mister X, ndr) e Younes che è stato convocato per il ritiro. Castel Volturno? Seguirò la ristrutturazione personalemente, entro due mesi avremo un centro all'altezza. Verdi? Giuntoli ha fatto tutto ieri sera con Branchini".
Sull'organico attuale e i calciatori in partenza: "Ho rifiutato i 45 milioni più 5 di bonus del City per Jorginho, se Hamsik vorrà andare in Cina non lo fermeremo. Ma quanto gli daranno? Faccio presente che quest’anno perdo 15 milioni e che raramente nei precedenti 13-14 bilanci abbiamo registrato un segno negativo. Per me il rosso rappresenta una macchia. Voglio vincere. ll primo anno di Serie A il Napoli figurava alla posizione numero 515 del ranking mondiale, oggi siamo sedicesimi. Io sono un dirigente d’azienda. Questa società per crescere ha bisogno di aumentare il fatturato, non conosco altre vie. Come? Attraverso le coppe europee".