Durante la presentazione ufficiale di Rudi Garcia come nuovo allenatore del Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis ha preso la parola. Oltre al benvenuto al francese, il patron azzurro ha parlato anche del futuro di Victor Osimhen.
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Napoli, le parole di De Laurentiis
Il presidente del Napoli ha così parlato del futuro di Victor Osimhen: "Con Osimhen abbiamo già parlato prima che organizzassi la festa del Napoli. Con lui siamo d'accordo nel prolungamento di altri due anni". Aurelio De Laurentiis ha poi continuato: "Ho detto da tempo che Osimhen deve rimanere. Se arrivasse un'offerta irrinunciabile, vedremo e valuteremo".
E poi su Rudi Garcia ha aggiunto: "Di Garcia mi ha colpito la sua spontaneità e immediatezza. Sembrava che noi ci fossimo conosciuti da tempo e che ci fossimo già incontrati in passato, idealmente parlando. Mi sono ritrovato in un meccanismo oleato, non c'è stata una minima difficoltà, ma soltanto la razionalità di illustrare ai suoi avvocati ciò che ci chiedevano. Con lui c'è stata una cordialissima e immediata intesa. Sentivo fosse la scelta giusta". E poi ha aggiunto: "Non ho trovato in Garcia diffidenze e dubbi, questo mi ha reso subito felice della scelta. Sembrava che ci fossimo incontrati in maniera naturale".
Sul mercato condivisione di vedute con il nuovo allenatore: "Con Garcia abbiamo già iniziato a lavorare sulla squadra, con chi sostituire eventuali partenti. Devi guardare le persone negli occhi, i contratti c'entrano poco. Bisogna decidere se far parte della gloria del Napoli o scegliere altro. Da una parte i giocatori sono dei lavoratori dipendenti, dei miei impiegati; ma dall'altro lato sono aziende che devono impegnarsi per tenere alto il proprio rating. Un nuovo allenatore non può che cercare di riportarli alla dura realtà del lavoro quotidiano. Lobotka? Sarà con noi fino al 2028, è un caposaldo della squadra".
E poi ha concluso: "La mia competitività non cambia, in casa De Laurentiis è sempre stata naturale e istintiva. Più le cose sono complicate, più ci eccitano. Adesso, dopo aver vinto lo scudetto, le cose si complicano. Puoi replicare lo scudetto, ma non basta. Puoi vincere in Europa, ma non basta. Ci sono tante cose da cambiare nel calcio. Da 30 anni mi chiedono di fare politica, ma a me piace un mondo di contenuti".