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Data: 20/09/2016 -

Dall'11 ideale della cantera al tocco... italiano: le cinque curiosità su Barcellona-Atletico

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E domani, Liga che s'infiamma: ecco Barcellona-Atletico, mas que un partido! La squadra che segna di più in casa contro quella che subisce meno in trasferta. Noi viviamo l'attesa della vigilia scoprendo cinque curiosità sulle due squadre.

  1. Se chiedete de “el italiano”, sia a Madrid che a Barcellona sapranno chi indicarvi. Nessun giocatore, non c’entrano nemmeno gli allenatori. Dito puntato in dirigenza, perché Andrea Berta e Ariedo Braida sono i due fiori all’occhiello made in Italy dell’area sportiva dei rispettivi club. Più il primo del secondo in quanto a peso specifico/decisionale all’interno del contesto spagnolo, questione anche di ruoli. Berta è direttore tecnico dell’Atletico de Madrid, protagonista silenzioso dell’exploit rojiblanco di questi ultimi anni: colpi sul mercato (da Oblak a Correa, tutte sue scommesse), vicinanza costante alla squadra, gran sintonia con tutti gli altri collaboratori, dal presidente Cerezo al Cholo. Molti hanno apprezzato le sue qualità: lo voleva Mou allo United ma anche il Bayern Monaco…. e ci sarà un motivo. Rileggete la sua storia in questo link. Blaugrana che possono contare su Ariedo Braida come assessore del calcio internazionale, uomo d’esperienza che ha contribuito a rendere grande il Milan di Berlusconi: “Con tutti i suoi contatti sarà più facile aprire certe porte” scriveva Mundo Deportivo alla sua presentazione. E occhio al mercato made in Italy che verrà, potrebbe esserci la sua firma. In spagnolo.
  2. Fattore Raul Sanllehi. “Il miglior negoziatore che il Barcellona possa avere” oppure “il top player del mercato blaugrana”. Ruolo: director del área de fútbol del club. Modo di fare tutto suo, silenzioso, amichevole ma sempre professionale. Inglese perfetto, quasi madrelingua. Carisma da vendere. In una parola, vincente. Soprattutto per quanto riguarda i rapporti Sudamerica-Europa. Perché quando il Barcellona ha un problema sul mercato, chiede direttamente a lui. L’ultimo in ordine cronologico? Trattenere Neymar, tentato dalla cascata di milioni del PSG. E non per niente Sanllehi è stato più di una volta in Brasile durante l'ultima estate, per parlare direttamente con il giocatore e convincerlo a restare (dopo che fu già decisivo nel portarlo in Europa!). Missione compiuta. Il personaggio è curioso: il dirigente blaugrana lavorava come dipendente Nike legato all’area tecnica dell’azienda, organizzava trasferte e gestiva rapporti. Poi la chiamata del Barcellona e ufficio vicino a quello di Laporta, come responsabile delle relazioni con gli organismi internazionali, perché Sanllehi ha un grande rapporto con Fifa e Uefa, Infantino in primis. Fino all’ascesa…
  3. Un mercato in… rosso. André Gomes 35, Paco Alcacer 30, Umtiti 25, Digne 16. Gameiro 32, Gaitan 25, Vrsaljko 16. Spendi e spandi, soprattutto il Barcellona. Il bilancio dell’ultimo mercato non sorride alle due squadre spagnole che hanno chiuso la sessione in negativo: un - 90,65 per il Barcellona, -51,50 per l’Atletico che tra l’altro avrà il mercato bloccato fino a gennaio 2018 a causa della sanzione Fifa. In entrata, poca cosa: la cessione record in casa blaugrana è stata Claudio Bravo al City per 18 milioni, la seconda Bartra al Bvb per appena 8. +18 anche per l’Atletico con l’addio di Borja Baston allo Swansea ma il secondo è Leo Baptistao con 3,5 all’Espanyol.
  4. XI dalla cantera… ancora in attività. Barcellona: Reina; Alba, Piqué, Bartra; Busquets, Fabregas, Thiago, Rafinha, Iniesta; Sanabria, Jonathan Soriano. Atletico: De Gea; Manquillo, Lucas Hernandez, Domingo Cisma; Gabi, Koke, Saul, Mario Suarez, Oliver Torres; Fernando Torres; Morata.
  5. Diego Simeone e Luis Enrique si sono sfidati per ben 11 volte come... giocatori! L'argentino giocava nel Sevilla e nell'Atlético, l'asturiano come centrocampisrta di Real Madrid e Barça.


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