Federico Fazio era arrivato a Roma per fare la riserva. Pochi i dubbi su questo. Manolas e Vermaelen titolari, Juan Jesus a fare il doppio ruolo di prima riserva per il centro e per la sinistra e l’argentino come quarto. Poche le presenze negli ultimi anni tra Siviglia e Tottenham e forse troppi gli acciacchi fisici per dare fiducia al giocatore. Un acquisto in sordina il suo. Arrivato alla Roma dal Tottenham, in prestito con obbligo di riscatto fissato a 4 milioni di euro, sembrava più un'operazione di contorno che un investimento per il futuro. Nell'operazione infatti era stato importante anche il ruolo di Baldini consulente di mercato del Presidente Pallotta ed ex dirigente proprio del club londinese. Credeva nella possibilità di rilancio dell'argentino, d'altronde nel 2014 proprio Baldini lo aveva acquistato dal Siviglia.
Così come i soldi spesi, le aspettative non erano molte sul gigante di Ramos Mejía. L'aveva detto anche Spalletti questa estate: "Ci permette di avere un ricambio in più sulla linea difensiva". E l’inizio stagione aveva rispettato le aspettative. Vermaelen titolare, Juan Jesus primo sostituto e Fazio in panchina. Poi, complice la pubalgia del belga, sommata alle prestazioni poco convincenti del brasiliano, il 15 settembre a Plzen è arrivato l’esordio dal primo minuto. Da lì, grazie a prestazioni sempre più convincenti, l’argentino non è più uscito dal campo. Sempre titolare accanto a Manolas e Juan Jesus relegato a riserva. Oggi è arrivato anche il primo gol ufficiale. Come? Di testa ovviamente, il pezzo forte dell’argentino. E anche qui Spalletti ci aveva visto lungo: "Di testa è fortissimo e nel calcio di oggi è importantissimo". Poi il gol in amichevole contro il Latina ed ora anche il primo ufficiale, con l'Astra Giurgi. Forte come l’affiatamento che sta nascendo con Manolas. Ormai per Spalletti loro due sono i titolari, con buona pace di Juan Jesus e, forse, anche dello stesso Vermaelen.