Chiedimi se sono felice. Chiedimelo nel giorno in cui tutto il mondo celebra il sentimento più desiderato e sofferto. 20 marzo, benvenuti nella giornata mondiale della Felicità, sarà l'occasione per risentire Albano e Romina. Felicità è...un pallone che rimbalza, meglio quando entra nella rete avversaria. I calciatori dovrebbero essere felici a prescindere, fanno il mestiere sognato da tutti, guadagnano benone e conducono una gran bella vita, sono ricercati e invidiati. Eppure basta una panchina di troppo o una sostituzione inaspettata per mettere il broncio.
Ma chi sono i giocatori oggi più felici? Divertiamoci, partendo da una classifica stilata dall’ONU, secondo la quale il paese che vive più serenamente da quest'anno sarebbe la Norvegia. Il calciatori norvegese più contento? Certamente Martin Ødegaard, in prestito al Heerenveen, di proprietà del Real Madrid. Scavalcata quindi la Danimarca, che scivola al secondo posto. Per trovare un esempio di contentezza danese andiamo oltremanica, a Londra, da Christian Eriksen, a maggior ragione dopo la domenica di Premier League: gol e 3 punti per il centrocampista del Tottenham e della Nazionale danese. Felice per passaporto e sul campo. Meglio di così…
Al terzo posto c’è la Svizzera ed è subito Serie A. Nel week end di campionato appena concluso, Blerim Džemaili, mediano svizzero del Bologna, ha siglato una doppietta nel 4-1 rifilato al Chievo. Vittoria che sa tanto di rinascita per la squadra di Donadoni quanto di felicità personale per il giocatore.
Per trovare esempi dal terzo gradino del podio in giù ci sarebbe voluto troppo tempo. Così abbiamo continuato la classifica lasciando stare la graduatoria ONU. Risultato? Uno, inopinabile, su tutti: all’Italia il quarantottesimo posto sta decisamente stretto, perché di calciatori e allenatori col sorriso ne conta anche troppi. In primis un certo Antonio Conte: parliamone, chi può essere più felice di un italiano che insegna calcio in Premier, sulla nobile panchina del Chelsea? Happiness all’ennesima potenza e un’esplosione di gioia a settimana. Gioia? Chiedete a Paulo Dybala, quanta ne prova di Joya, ogni volta che festeggia un gol. In campo, a Vinovo, negli spogliatoi, Joya per tutti.
E come tralasciare l’Atalanta, squadra rivelazione dell’anno e protagonista, oltre che di un bel calcio, anche di un immaginario palcoscenico. Sì perché la coppia cabarettistica Papu Gomez - Petagna, su un palcoscenico se la caverebbe alla grande. I due, si improvvisano comici tra gag e foto buffe su Instagram praticamente tutti i giorni (col benestare di Linda e di tutti i tifosi). Non sono da meno anche i loro compagni: Caldara, Conti, Grassi, Freuler...più che “colleghi”, sembrano liceali in perenne gita di classe. Allenamenti, partita e poi tutti a fare casino, talvolta a distanza, col compagno che ha da poco cambiato “scuola”, Gagliardini.
Felicità anche fuori dal campo: nel derby dei sentimenti D'Ambrosio è da poco diventato papà e Donnarumma ha appena festeggiato i suoi 18 anni all'insegna di karaoke e torta celebrativa.
Questo sentimento insomma si presta ad ogni tipo di forma, anche tecnologica: Ronaldinho, da sempre tra i giocatori più sorridenti e allegri che il calcio abbia conosciuto, ha ideato un’App con le emojii che lo raffigurano. “Le Petit Diable" Antoine Griezmann, più che diavolo, dà l’impressione di vivere un’eterna e angelica giovinezza: se segna esulta così: pollice e mignolo larghi e balletto ispirato a Hotline Bling di Drake. E non si risparmia nemmeno sui social: non perde occasione per far divertire i suoi followers (se l'avete perso, guardatevi il video con gli occhiali a forma di cuore, ne vale la pena).
Insomma, per essere felici in questo mondo basta poco. Prestazioni, gol, risultati? Molto meno: un cellulare, i compagni, qualche applicazione e la consapevolezza di avere mille motivi per sorridere.