Impossibile dimenticare le sue lacrime ad Euro 2016. Darijo Srna però alla Croazia ha lasciato molto di più. Il capitano, l'idolo, l'icona di un calcio croato che non sarà dimenticata. Oggi è ufficiale: Srna ha lasciato la nazionale. Si ritira dal calcio internazionale dopo 15 anni ed il record di presenze della storia della Croazia. Sui social, per salutarlo, è stato lanciato l'hashtag #ThankYouDarijo e in tanti, dal presidente della federazione croata, al ct, fino ai suoi connazionali, hanno detto grazie a Srna. "E' stato un esempio, da vero capitano, dentro e fuori dal campo", le parole di Marcelo Brozović;"Un esempio per tutti noi. Ti voglio bene come un fratello, grazie di tutto Darijo", il pensiero di Ivan Rakitic;"Ho sempre potuto contare sui tuoi consigli e sul tuo supporto. Ci mancherai. E' stato un onore condividere lo spogliatoio con te, siamo diventati buoni amici e so che non è il tuo ultimo saluto alla Croazia e che resterai nel calcio croato con un altro ruolo. Grazie Darijo e buona fortuna", il post su Instagram di Mario Mandzukic.
Addio alla nazionale, dunque, e Srna lo fa così, affidandosi alle parole che ha voluto rivolgere ai suoi compagni di squadra e ai suoi tifosi in una lettera emozionante:
"Tutta la mia vita può essere riassunta in questi 15 anni in cui ho giocato per la Croazia. Non sono mai stato bravo a trovare le parole per dire addio. Quello che so è che niente è per sempre, nemmeno noi, ma qualcosa la devo dire e tutto quello ciò che dirò non sarà mai abbastanza per spiegare l'onore e l'orgoglio che ho provato nel rappresentare il mio Paese. Non è facile... Una parte di me sa che questa è la cosa giusta da fare, ma un'altra parte vuole rimanere, ed entrambe a loro modo sono nel giusto. Quando qualcuno lascia, le cose vengono sommate, sottratte, misurate... Le partite diventano numeri, le competizioni diventano anni, e io non la penso così. I numeri sono freddi. Comunque, vorrei provare a trasformare queste parole in emozioni, anche se non sempre è possibile nella vita come nel calcio. I più grandi poeti non sono capaci di raccontare storie che parlino di un secondo di una partita di calcio, ed io ho vissuto l'eternità di questi momenti in questi 15 anni.Scegliere tra tutte una singola partita non sarebbe giusto verso alcuni dei miei compagni che non sono stati così fortunati da averla giocata, e non sarebbe giusto verso lo sport dire che sono state tutte uguali. Quello che è giusto, è dire che ho iniziato ogni partita con tutto il mio cuore, così come hanno fatto i miei compagni nella Croazia. E questa è la pura verità. In Francia, ho sentito l'inno croato per l'ultima volta, da uomo adulto, da genitore, da capitano che si è ricordato com'è stato sentirlo per la prima volta da ragazzo. E' stata la stessa cosa. Nulla è cambiato. In tutta la mia carriera, dal GOSK Gabela, Neretva, Hajduk e Shakhtar, fino alla nazionale ho avuto sempre passione e orgoglio. L'ultima partita è stata difficile perché ho capito che sarebbe stata davvero l'ultima... e per mio padre. Devo tutto a lui.Non riesco a esprimere abbastanza gratitudine a tutte quelle persone che mi hanno aiutato negli anni a diventare ciò che sono adesso. Nominarle, significherebbe certamente dimenticare qualcuno e farei un grosso errore. Piuttosto dico che sono eternamente grato per tutto l'aiuto ricevuto nell'aver potuto vivere il mio sogno da persona più felice del mondo. E tutto questo vale anche per la mia famiglia, loro significano tutto per me. Senza i miei genitori, i miri fratelli, mia moglie e miei figli, non sarei la stessa persona. Lascio la nazionale con orgoglio, sapendo di aver dato tutto ciò che potevo. Tutto. Se mi chiedete cosa avrei preferito - essere tre volte campione del mondo con qualsiasi altra nazionale o il giocatore che sono con la Croazia - non devo nemmeno rispondere. Giocare per la Croazia è stato vivere un sogno. Questo è il giorno più bello e più triste della mia vita. Lasciare per sempre qualcosa che hai amato così tanto ti distrugge, ti toglie il fiato, ti riempie gli occhi di lacrime, alla ricerca delle parole giuste che non trovi. Non ci sono, non ci possono essere... Come potrei trovarle, io sono stato il capitano della Croazia. Il primo tra tante persone magnifiche, giganti, i migliori dei migliori. Ne è valsa la pena, ogni secondo...Per sempre, finché vivrò, sarò uno di voi! "Darijo Srna