"Se andiamo male o prendiamo gol, per qualcuno è solo colpa mia". Si sfoga, Nenad Tomovic, senza tuttavia volersi arrendere: tante le critiche piombate nelle ultime settimane sulle sue prestazioni in campo, nonostante la voglia di dare sempre il 100% per una maglia viola che indossa ormai dal 2012. "All’inizio ero dispiaciuto, leggevo dei commenti su internet o sui social e ci stavo male - racconta a La Gazzetta dello Sport - Mi chiedevo come potessero dire certe cose di un giocatore che lotta per la loro squadra: alcuni calciatori con un carattere diverso dal mio magari avrebbero mollato chiedendo la cessione. Non io. Lotto per questi colori e non ho mai pensato di abbandonarli. Chi mi fischia o mi insulta magari non vede nemmeno. Abito in centro e la gente quando mi incontra prova sempre ad incitarmi. Mi dicono tutti cose carine. E poi penso: se dirigenti come Pradè o Corvino mi stimano o allenatori come Sousa, Montella e Mihajlovic mi fanno sempre giocare, ci sarà un motivo. O sono tutti matti?".
Chiuso il capitolo polemiche, Tomovic si è poi soffermato sul momento non brillante vissuto dalla Fiorentina: "Abbiamo abituato tutti bene, logico si alzino le aspettative. Dobbiamo solo migliorare negli ultimi venti metri, osare di più, e provare a segnare con tanti uomini. Cosa ci può sbloccare? Una vittoria di larga misura, tipo quella con il Qarabag. Vincere e segnare tanto può essere la svolta e ci proveremo fin dalla sfida di domenica contro l’Atalanta. Anche perchè la concorrenza aumenta: Sassuolo e Torino stanno lavorando benissimo".
Spazio anche alla vita fuori dal campo, non prima di aver ricordato il momento più bello in maglia viola: "Il gol segnato all’Inter, l’unico fatto con la Fiorentina. Abbiamo lo stadio senza barriere ed ho gioito abbracciando la gente. Anche se forse sono finito proprio nel settore occupato da chi mi fischia di più (sorride). Passioni? Quando posso vado a pesca con amici e parenti. Lago o fiume è lo stesso. Facciamo campeggio e ci rilassiamo. Anche se ora so far altro, come cucinare. Soprattutto le ricette più complesse, anche se è mia moglie la vera fuoriclasse. In questi giorni ho fatto un filetto di manzo in crosta di pane eccezionale. E’ comunque più semplice che marcare alcuni attaccanti della Serie A… In caso di vittoria di un trofeo, cucino per il popolo viola: magari per quelli che mi fischiano aggiungo un po’ di peperoncino".
Chiusura dedicata al mercato, con la possibilità Torino in estate e l'opportunità di rivedere Jovetic in viola: "Leggendo i giornali in estate pensavo di essere già stato ceduto...In realtà c’è stata solo una chiacchierata con il mio procuratore: ho rinnovato da poco fino al 2020, vedo solo viola. JoJo qui? Quando l’ho letto ci siamo sentiti. Peccato, mi sarebbe piaciuto. Magari in futuro...".