Un giocatore ritrovato, il gemello del Asencio che, poco più che diciannovenne, ad Avellino, sbalordì tutti al suo primo anno in Serie B. L'uomo dei gol decisivi, rigorosamente dopo il novantesimo. Questo è uno dei passaggi della rinascita in sei mesi di Raul Asencio a Cosenza.
Due piazze del sud, stessa categoria e, in entrambi i casi, sette gol in campionato. La differenza, però, sta nel fatto che i gol messi a segno da Asencio a Cosenza sono arrivati in appena sei mesi e non in una stagione intera.
D'altronde la prima parte del campionato l'ha vissuta a Pisa, lì dove ha visto il campo con il contagocce (appena 52 minuti) e dove non c'è mai stato un vero feeling. I numeri di Asencio a Cosenza, però, hanno portato Luca D'Angelo già ieri a fare mea culpa, di non avergli concesso lo spazio che meritava.
La risposta di Asencio? Il gol vittoria del 2-1, al 94° minuto, proprio contro il Pisa che ha portato il Cosenza ad appena un punto dalla zona play-out. Una rete accompagnata dalle lacrime dell'attaccante spagnolo, a ricordare "i sei mesi più brutti della mia vita da giocatore" come spiegato a Dazn.
Il passato, però, è ormai alle spalle. Chi ha sbagliato di più ora non ha importanza. Il Pisa lotta ancora per un posto playoff. Il Cosenza può ancora sperare in una salvezza che sembrava un miraggio. Grazie ai gol di un centravanti ritrovato.