Uno stop arrivato nel momento migliore, nel quale tutto andava nel verso giusto. La Lazio di Simone Inzaghi è stata costretta a fermarsi al pari di tutte le squadre italiane, interrompendo momentaneamente la corsa verso il sogno chiamato scudetto.
L’ultimo gol messo a segno dalla formazione biancoceleste porta la firma di Joaquin Correa, che nel match casalingo contro il Bologna dello scorso 29 febbraio ha siglato la rete del due a zero alla prima gara da titolare dopo un infortunio che lo aveva fermato per quasi tutto il mese di febbraio.
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El Tucu, al pari di tutti i compagni, è rimasto a Roma, lontano da famiglia e affetti: “Ho i genitori e la mia fidanzata lontani – ha raccontato ai microfoni di Sky Sport - Non è una situazione facile, sono preoccupati per me. Il fatto che non possano fare nulla per aiutarmi non li rende felici".
Una routine standard, quasi monotona, all’interno delle mura di casa. “È sempre tutto uguale. Mi sveglio presto e cerco di organizzarmi le faccende domestiche. Al mattino faccio un po’ di tapis roulant, poi provo ad inventarmi qualcosa da mangiare in cucina. Il pomeriggio faccio palestra, parlo con la famiglia, leggo, gioco alla play, vedo qualche film e bevo il mate”.
Un gruppo consolidato comandato da Simone Inzaghi, che non lascia i suoi ragazzi neanche nei momenti di difficoltà. “Il mister ci tranquillizza, soprattutto a noi che siamo da soli in casa. Ogni tanto ci manda messaggi, sentiamo anche lo staff tecnico. La lontananza fisica non ci impedisce di essere vicini”.
C’è ancora molta incertezza riguardo alle date della possibile ripresa. In ogni caso la ricetta per la formazione biancoceleste resta sempre la stessa. “Ci dobbiamo allenare bene in modo da ripartire alla grande quando arriverà il momento. Sarà strano ripartire, probabilmente saremo fermi da due mesi e sarà come iniziare un nuovo campionato. Ma dobbiamo farlo nel migliore dei modi, per far divertire ancora i nostri tifosi".
L'intervista completa sul sito di Sky Sport