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Data: 17/04/2020 -

L'Ascoli replica: “Fine rapporto con Stellone solo per causa di forza maggiore”

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Andrea Di Maso, responsabile marketing del club, puntualizza: “Grande stima per lui, ma il suo contratto era troppo oneroso. I club di B stanno perdendo milioni di euro”
Andrea Di Maso, responsabile marketing del club, puntualizza: “Grande stima per lui, ma il suo contratto era troppo oneroso. I club di B stanno perdendo milioni di euro”

La fine del rapporto tra Roberto Stellone e l’Ascoli continua a far discutere. Prima il comunicato di risoluzione unilaterale del contratto da parte del club, poi la dura risposta del legale dell’allenatore.

La fine di un percorso comune e l’inizio di uno scontro che potrebbe arrivare in tribunale. Al centro della disputa la “causa di forza maggiore” invocata dall’Ascoli. Per la società del patron Pulcinelli si tratta di un provvedimento preso per le conseguenze imprevedibili del Covid 19, per l’avvocato Rodella invece si tratta di un vero e proprio “licenziamento inammissibile”.

stellone 3.jpg

Il chiarimento dell'Ascoli: "Contenimento costi scelta obbligata"

Dopo le sue parole, il responsabile marketing dell’Ascoli Andrea Di Maso ha tenuto a precisare alcuni aspetti. “Questo periodo è come una guerra. La risoluzione unilaterale è avvenuta per una causa di forza maggiore chiarissima. Il Covid 19 ha determinato ingressi mancanti che ci hanno costretto ad attuare soluzioni di contenimento delle spese. Le squadre di serie B si trovano a fronteggiare una perdita di diversi milioni di euro, mediamente tra 5 e 8 milioni. Roberto Stellone è un grande professionista di cui abbiamo grande stima, gli vogliamo bene ma lui e il suo ottimo staff avevano costi per noi insostenibili oggi. In nessun modo l’Ascoli ha mai voluto danneggiare la sua immagine, ci mancherebbe: è arrivato in un momento complicato, ma ne abbiamo sempre apprezzato il modo di lavorare”.

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Di Maso aggiunge poi che l’Ascoli “in questo periodo si sta occupando principalmente della sicurezza e della salute di collaboratori, tifosi e calciatori. La proprietà pensa solo a quello ogni giorno: l'unica vera preoccupazione è la salute di tutti”.

La fase 2 però potrebbe riaprirsi per l’Ascoli con una causa nelle aule giudiziarie. “Quando abbiamo preso Stellone, c’era la prospettiva di giocare tante partite e di avere entrate diverse. L’Ascoli avrebbe giocato la maggior parte delle gare in casa, ma la pandemia ha cambiato tutto. Qui il problema non sono i risultati ma la necessità di una politica di contenimento dei costi”.

Abascal aspetta la ripresa, Pulcinelli lo celebra sui social

Se il campionato dovesse riprendere, l’Ascoli sarà guidato da Guillermo Abascal, trentenne allenatore spagnolo della Primavera che ha già diretto la prima squadra nella vittoriosa trasferta di Livorno. “L’unico a punteggio pieno”, ha scritto in una storia Instagram il patron Massimo Pulcinelli.

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Abascal aspetta la ripresa, con un occhio anche al campionato Primavera 2. Al suo Ascoli manca solo un punto per la promozione a tre giornate dal termine. Chissà quando arriveranno.
Per il momento siede su una panchina virtuale. Quella che è stata di Roberto Stellone fino a poche ore fa. Un allenatore che potrebbe ritrovare l’Ascoli in sedi diverse.



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