Dopo una settimana delicata, dentro e fuori dal campo, l’Atalanta ha ritrovato il sorriso grazie alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Ora a Bergamo (domenica ore 15) ritorna il campionato con l’appuntamento contro la Fiorentina, una gara che Gasperini commenta in conferenza stampa. Prima un ricordo per Paolo Rossi: "È una parte della nostra gioventù che se ne è andata. Io personalmente l’ho conosciuto a 12 anni, in un torneo a Firenze. Noi giocavamo sotto età, fece un torneo fantastico".
Testa al campionato
Una sconfitta e due pareggi nelle ultime tre di Serie A per i nerazzurri: "Non è che prima non pensassimo al campionato, è che la Champions occupa tante energie. La qualificazione era un traguardo immediato, per quello c'è stata un'attenzione maggiore, ma abbiamo sempre cercato di dare il meglio. Ora abbiamo la testa al campionato fino a fine stagione".
Gasperini non si fida delle difficoltà dei viola: “È un rischio sempre, è un'ottima squadra e si è visto ad esempio a Milano contro il Milan. Il tutto fa parte della difficoltà del nostro campionato, il blasone conta poco visto che ci sono partite difficoltose. Sotto questo aspetto ci prepareremo per affrontarla al meglio".
La sua squadra non sta attraversando un buon momento di forma: “Nelle ultime sei partite abbiamo fatto cinque punti, è una media da retrocessione. Ci sono state delle difficoltà realizzative, prima compensavamo con qualche gol in più. Il calcio si evolve sempre, anche in base alle caratteristiche in quel momento dei giocatori. I calciatori non sono delle macchine, non hanno sempre gli stessi giri. Poi viene fuori Pessina o altri che stanno facendo bene".
Out Ilicic
Gasperini ha fatto il punto sulle assenze, annunciando la mancata convocazione del fantasista sloveno: "Pasalic non sta bene, anche se è rientrato oggi. Miranchuk non è ancora disponibile, speriamo domani o da lunedì. Ilicic non si è allenato perché aveva mal di gola, per domani non ci sarà. Caldara si sta riprendendo abbastanza bene, ci vorranno altri venti giorni. Ruggeri ha qualche fastidio, difficile convocarlo".
Champions League e critiche
Poi di nuovo un pensiero alla Champions in vista del sorteggio (LE SQUADRE QUALIFICATE): "Se si giocasse al Bernabeu...Ci sono sei squadre, faccio fatica: cadi dalla padella alla brace. Sono tutte squadre teste di serie, non mi esprimo. Il Bayern è la squadra più forte, ma sono tutte squadre di grandissimo valore. Due anni fa andavamo a Reggio Emilia con tantissimi tifosi, ero abbastanza sereno di essere anche in Europa League. Credo che per l'Atalanta sia fondamentale andare in Europa, per la crescita di tutti, dell'ambiente e della società, ma anche della squadra. L'asticella bisogna alzarla in tanti, anche perché se la tiro solo io la corda si spezza".
A Bergamo è stata una settimana diversa con tanto di voci su un possibile addio di Gasp: “Si legge quello che si scrive o i vocali su Whatsapp, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Quando io parlo di asticella non parlo di risultati, ma della ricerca di cambiamenti o di poter giocare in modo diversi. Questo è quello che dobbiamo cercare di raggiungere. Quando un giocatore pensa di aver raggiunto il massimo non puoi ottenere nulla di più".